Sciopero della scuola, contro il ddl di Renzi

VEB

Oggi martedì cinque maggio è stato indetto uno sciopero da parte di tutte le associazioni sindacali che per la prima volta si muovono contro il decreto della Buona Scuola voluto da Matteo Renzi.

Dal 2007 i sindacati non si muovevano insieme per contestare una legge. Cinque i maggiori sindacati, Flc-Cgil, Cis e Uil Scuola, Snals, Gilda e Cobas.

Migliaia le persone che stanno manifestando oggi 5 maggio 2015 contro il ddl di Matteo Renzi.

Questa data è molto importante per le speranze dei precari di tutt’Italia, per le famiglie e gli studenti che hanno voluto scendere nelle piazze e far sentire il proprio dissenso.

A Roma uno dei cortei principali si è mosso da piazza della Repubblica per manifestare contro la riforma della scuola proposta da Renzi. La testa del corteo è a Santa Susanna, dove ci sono i leader sindacati come il segretario della Uil, Carmelo Barbagallo.

Gli insegnanti con i Cobas hanno percorso un tratto di viale Trastevere, dove c’è la sede del Ministero dell’Istruzione.

I Cobas hanno messo in atto un sit-in davanti al Miur con tanti striscioni.

Altre proteste a Milano, Aosta, Catania, Palermo, Bari e Genova. Il 6 e il 12 maggio è indetto un nuovo sciopero contro l’Invalsi che si tengono alle scuole elementari e nelle superiori.

I punti che contestati nel ddl:

potenziamento del ruolo del dirigente scolastico, o come abbiamo sentito spesso dire il preside sceriffo che potrà assumere direttamente i docenti. I docenti faranno parte di un albo.

Si sciopera anche contro il taglio di risorse per la scuola pubblica, e contro il finanziamento alla scuola privata, e contro le agevolazioni fiscali per le famiglie che iscrivono i propri figli in una scuola paritaria.

L’assunzioni dei precari arriverà a centomila docenti che saranno immessi in ruolo dal Governo. Contestato anche il Miur e l’Invalsi.

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