La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa demielinizzante, cioè con lesioni a carico del sistema nervoso centrale.
Nella sclerosi multipla si verificano un danno e una perdita di mielina in più aree (da cui il nome «multipla») del sistema nervoso centrale.
Quando una parte qualsiasi della guaina mielinica o fibra nervosa risulta danneggiata o distrutta gli impulsi nervosi che viaggiano da e verso il cervello e il midollo spinale, sono alterati, più lenti o interrotti, e questo causa la varietà di sintomi che possono accompagnare la sclerosi multipla.
Tra i sintomi più comuni ricordiamo la stanchezza, che colpisce circa l’80% delle persone. La stanchezza può seriamente interferire con le attività della persona colpita, sia lavorative che domestiche. Si può inoltre accusare intorpidimento del volto, del corpo o delle estremità. Un altro sintomo della sclerosi multipla riguarda le difficoltà nell’andatura e nel camminare.
La SM può esordire a ogni età della vita, ma è diagnosticata per lo più tra i 20 e i 40 anni e nelle donne, che risultano colpite in numero doppio rispetto agli uomini. Per frequenza è la seconda malattia neurologica nel giovane adulto e la prima di tipo infiammatorio cronico.
In Italia più di 114 mila persone sono affette dalla sclerosi multipla. Negli under 35, il sintomo riportato più di frequente è la fatica riferita in circa il 60% dei casi, seguita da altri quali i disturbi visivi, della mobilità, dell’equilibrio, dolore, sensazione di rigidità alle gambe e disturbi del sonno. Allo stato attuale, non esiste una cura per la sclerosi multipla.
Oggi la maggior parte delle persone affette da sclerosi multipla impara comunque a convivere con la malattia e a condurre una vita soddisfacente. Inoltre, molti progressi tecnologici e terapeutici sono in grado di aiutare le persone colpite da sclerosi multipla a gestire i sintomi della malattia.
L’ultimo progresso riguarda addirittura un videogame: è stato infatti ideato un videogioco con dispositivi high-tech che consente alle persone con sclerosi multipla di fare riabilitazione direttamente da casa, sotto continuo monitoraggio medico.
Si chiama Ms-Fit ed è un gioco digitale sviluppato da Roche ed Helaglobe srl, con il coinvolgimento di 12 centri neurologici diffusi in tutta Italia e della Fondazione italiana sclerosi multipla (Fism).
Ms-Fit, spiegano i suoi realizzatori, «utilizza le caratteristiche fondamentali dei videogames per consentire a chi vive con la sclerosi multipla di svolgere quotidianamente un’attività fisica adattata, sotto lo stretto monitoraggio del medico che ne riceve i dati e i progressi» attraverso una piattaforma dedicata. Il tutto avviene grazie a un mini-personal computer e un controller del movimento: l’utente vede riprodotto sullo schermo un avatar che lo guida nello svolgimento degli esercizi.
In MS-FIT, gli esercizi si ispirano al Pilates e intervengono su tre aspetti che sono trasversali, in termini di necessità, a tutte le persone con sclerosi multipla, ovvero la postura, l’equilibrio e la respirazione.
Lo strumento, grazie all’approccio dell’attività fisica adattata, tiene conto delle esigenze di chi vive con questa patologia, per cui è fondamentale porre attenzione al concetto di fatica, e prevede meccanismi di sfida-premio per invogliare il paziente a “proseguire” con gli esercizi, in un ambiente immersivo e ispirato alla metafora del viaggio.
“MS-FIT è nato per dare l’opportunità alle persone che vivono con sclerosi multipla di esercitarsi quotidianamente, nonostante l’attività fisica adattata venga percepita da loro a volte come noiosa o faticosa – ha dichiarato Davide Cafiero, managing director Helaglobe consulting – Così, ragionando fuori dagli schemi, abbiamo pensato di creare un videogioco utilizzabile da casa basato però su esercizi pensati e strutturati per i bisogni delle persone che vivono con la sclerosi multipla”.
“L’innovazione è la nostra risposta continua alle sfide della salute – ha dichiarato Anna Maria Porrini, direttore medico di Roche – Nell’ambito delle neuroscienze, Roche è fortemente impegnata non solo nel trovare soluzioni terapeutiche, ma anche nell’offrire servizi e strumenti tecnologici, come Ms-Fit, a vantaggio della quotidianità delle tantissime persone che convivono con la sclerosi multipla. Perché le neuroscienze per noi non riguardano soltanto il cervello ma anche il cuore”.