Sigarette elettroniche contengono metalli tossici?

VEB

Nate come alternativa alle tradizionali bionde, negli ultimi mesi si stanno moltiplicando le ricerche sui rischi per la salute delle sigarette elettroniche, e i risultati sono abbastanza inquietanti e lasciano a dir poco perplessi.

La sigaretta elettronica è un dispositivo che produce del vapore e che regala a chi la sta fumando una sensazione molto simile a quella di una sigaretta tradizionale.

La grande differenza sta nel fatto che usando la sigaretta elettronica non vi è nessun processo di combustione e quindi non vengono prodotte quelle comuni sostanze cancerogene dannose per il fumatore e per chi gli sta accanto – un recente studio ha stabilito che la reazione derivante dalla combustione genera oltre 4.800 diverse sostanze di cui almeno 69 cancerogene.

In molti, infatti, considerano fumare la sigaretta elettronica “il male minore”, ritenendo insostenibile l’idea di dove addio all’abitudine di tenere la sigaretta in bocca. Fermo restando che i danni provocati dal fumo, attivo e passivo, sono sotto gli occhi di tutti, quali sono i rischi per la salute provocati dalla sigaretta elettronica?

Molti studi hanno indicato nel vapore prodotto dalle sigarette elettroniche la presenza di sostanze che possono essere potenzialmente nocive. Un esempio in particolare? Il glicole propilenico è utilizzato da tempo all’interno dei fumogeni impiegati nell’industria del cinema e durante i concerti ed è considerato generalmente sicuro, seppur alcuni studi suggeriscono che l’inalazione prolungata può sfociare in irritazione delle vie aeree, tosse e (in casi meno frequenti) riniti, ovvero l’irritazione e l’infiammazione della mucosa nasale, e l’asma.

Dopo aver esaminato su commissione del Congresso Usa 800 studi, gli esperti dell’Accademia americana delle scienze hanno sentenziato che le e-cig faranno anche meno male delle sigarette tradizionali, ma possono danneggiare il Dna, facendo aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e il cancro a polmone e vescica.

Sigarette elettroniche contengono metalli tossici

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Altre notizie negative arrivano da una recente ricerca: piombo, cromo, manganese e nichel, questi sono i metalli tossici che gli scienziati hanno trovato nell’aerosol che inaliamo dalle sigarette elettroniche.

Si tratta di sostanze che introdotte cronicamente e in grandi quantità nel nostro corpo sono collegate a danni polmonari, epatici, immunitari cardiovascolari e cerebrali e, in alcuni casi, alla formazione di tumori.

A condurre la ricerca un gruppo di scienziati della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, a Baltimora, che ha sentenziato quindi che i vapori delle sigarette elettroniche potrebbero essere deleteri.

I ricercatori hanno reclutato 56 ‘svapatori’ e hanno cercato tracce di 15 metalli nel liquido presente nelle ricariche e nell’aerosol prodotto. Grazie ai risultati di test passati, che avevano permesso di comprendere che i metalli presenti nelle sigarette elettroniche provenivano probabilmente dalle bobine, gli scienziati hanno dimostrato che anche l’aerosol risultava contaminato.

Mediamente, la concentrazione del piombo nell’aerosol per esempio risultava di 15 μg / kg, o più di 25 volte maggiore del livello medio nei dosatori di ricarica. Quasi la metà dei campioni di aerosol analizzati risultava contenente concentrazioni di piombo superiori ai limiti consentiti dall’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente (EPA) e sicuri per la nostra salute.

Ana Maria Rule, responsabile della ricerca, ha dichiarato: ‘È importante che la FDA, le società di sigarette elettroniche, e gli stessi svapatori si rendano conto che queste serpentine di riscaldamento, come attualmente prodotte, sembrano perdere metalli tossici, che poi entrano negli aerosol che le persone inalano’.

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