L’aereo alimentato soltanto ad energia solare ha compiuto il giro del mondo: più di 42mila chilometri percorsi in oltre un anno e quattro mesi, in tutto quasi 500 ore di volo attraverso quattro continenti, con 17 tappe, Solar Impulse 2 ha completato la titanica missione senza utilizzare una sola goccia di carburante.
Con l’atterraggio ad Abu Dhabi, Solar Impulse 2 ha terminato la sua avventura, da dove era iniziata il 9 marzo dello scorso anno con l’intento di promuovere l’uso delle energie rinnovabili. L’ultimo tratto percorso dall’aereo solare è stato pilotato dallo svizzero Bertrand Piccard: 2.763 chilometri dal Cairo alla capitale degli Emirati arabi uniti.
Ad attenderlo sulla pista dell’Al-Batten un comitato d’accoglienza di tutto rispetto, di cui faceva parte anche il principe Alberto di Monaco, e il connazionale André Borschberg, con il quale si è alternato ai comandi del velivolo per tutti questi mesi.
“È così appassionante volare su un aereo che non fa rumore e non inquina. Si pensa che sia fantascienza e invece è realtà. L’avvenire è pulito”, ha commentato all’arrivo Piccard. Da parte sua Borschberg ha sottolineato che si è trattato di “una sfida più umana che tecnica”, sottolineando le condizioni difficili in cui i piloti si sono venuti a trovare. “È un giorno storico, non soltanto per voi ma per l’umanità”, ha dichiarato il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, esprimendo “profonda ammirazione”.
L’aereo ha fatto tappa in Oman, India, Birmania, Cina, Giappone, USA, Spagna, Egitto ed infine Emirati Arabi Uniti , da dove era partito. Il Solar Impulse 2 ha scritto un capitolo importantissimo dell’aviazione, dato che ora Piccard è il primo pilota che abbia mai fatto la trasversata dell’Atlantico con un velivolo a energia solare e Borshbergha raggiunto il primato del volo in solitaria con la tappa sul Pacifico di 8.924 chilometri in poco meno di cinque giorni e cinque notti.