Tsunami su Marte 3,4 miliardi di anni fa.
Marte è il pianeta più vicino alla Terra, ed è quello potenzialmente più abitabile.
Fatta eccezione per la Luna, ovviamente, che non è un pianeta ma un satellite.
L’attenzione dell’uomo verso il pianeta rosso negli ultimi anni è divenuta quasi spasmodica, con una serie di missioni spaziali in atto e altre previste nei prossimi anni.
Addirittura si parla di missioni finanziate non più ufficialmente da enti statali come la Nasa, ma da enti privati, che contribuirebbero alla realizzazione dei progetti scientifici in maniera determinante.
Insomma, l’uomo su Marte non è più solo un’idea fantascientifica, ma un’eventualità da realizzarsi a medio termine, nel corso di qualche lustro.
Nel frattempo, continuando le osservazioni con le sonde spaziali, si è potuto appurare che la superficie del pianeta rosso molto tempo fa fu spazzata da enormi ondate provocate dall’impatto di asteroidi su quelli che una volta erano veri e propri oceani.
Ad avvalorare l’ipotesi di queste onde alte fino a 120 metri, sono una specie di lobi di materiale più scuro che arrivano a estendersi fino a 250 chilometri.
L’articolo sulla scoperta è stato pubblicato da Alexis Rodriguez, del Planetary Intstitute of Tucson, in Arizona, sulla prestigiosa rivista Scientific Reports.