Vaccini obbligatori, manifestazione Free vax davanti al Senato

VEB

Manifestazione Free vax davanti al Senato: niente vaccini obbligatori.

Continuano le proteste di coloro che non vogliono le vaccinazioni obbligatorie. Nonostante la comunità scientifica si sia schierata in maniera compatta a favore delle vaccinazioni, è arduo capire come non si comprenda che queste non sono solo a tutela di ogni singolo bambino vaccinato, ma della collettività intera.

È di poche ore fa la notizia che in uno Hotel di Vietri sul Mare, in provincia di Salerno, si sono registrati 3 casi di morbillo che coinvolgono 700 persone. E non è un mistero per nessuno che a causa della “paura” delle vaccinazioni i casi di morbillo si sono quadruplicati.

I danni causati da Beppe Grillo a proposito sono di notevole entità, perché senza uno straccio di evidenza scientifica, come al solito, ha lanciato i suoi strali, poi parzialmente ritrattati, contro l’utilità dei vaccini. Ma ormai il danno era compiuto e una parte dell’opinione pubblica gli è andata appresso.

Lo stesso Gino Strada, che non può essere certo tacciato di “filogovernativismo”, ha bollato come “irresponsabili” coloro che decidono di non vaccinare i propri figli. Perché egli conosce perfettamente il concetto di utilità pubblica, da tenere ben distinto da quello di utilità privata. I vaccini si fanno per tutelare la comunità.

Ciò nonostante, nei pressi del Senato c’è stata oggi una manifestazione cui ha partecipato il “Movimento Italiano Genitori”, che finora nessuno o quasi sapeva che esistesse, e che utilizza l’acronimo di Moige.

Tale Antonio Affinita, direttore dell’associazione, prova a spiegare: “Dal servizio pubblico esigiamo un’informazione imparziale che dia conto delle posizioni di migliaia di genitori che in queste settimane hanno manifestato pacificamente per dire il loro no alla coercizione vaccinale”.

“L’informazione pubblica deve essere al servizio della democrazia e del pluralismo. Per le famiglie in presidio è necessario e urgente procedere all’eliminazione della obbligatorietà e delle sanzioni e la contestuale sostituzione con il principio della forte raccomandazione per un numero di vaccini stabilito dal Consiglio Superiore di Sanità”.

Per una mamma presente alla protesta, invece il decreto “semplicemente va fermato”.

“Non siamo contro le vaccinazioni ma contro un decreto nato sull’onda di un’emergenza sanitaria che non c’è. E, se anche ci fosse, bisognerebbe concentrarsi sul morbillo. Chiediamo al Parlamento che dia un segnale di distensione al Paese fermando intanto questo decreto legge, in attesa di aprire subito un serio dibattito medico-scientifico con enti indipendenti, medici e scienziati che stanno già comunicando proposte alternative al decreto stesso”.

Insomma, la scienza come la politica: ognuno che avanza una sua proposta sottoposta all’approvazione popolare e agli umori della gente. Populismo puro, frutto di un’educazione civica sbagliata o inesistente e di un atteggiamento antiscientifico realmente molto preoccupante. Il Medioevo prossimo venturo è nuovamente alla porte.

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