Oggigiorno la maggior parte delle famiglie italiane ha in casa un animale domestico: cane e gatti in primis, ma anche coniglietti, tartarughe, criceti e piccoli ratti.
Ma naturalmente ognuno ha i suoi gusti e quindi c’è anche chi sceglie di tenere nella propria abitazione serpenti, ragni anche letali, uccelli esotici e persino maiali da portare al guinzaglio.
Senza voler entrare nel merito di scelte che possono essere considerate più o meno etiche, c’è anche chi sceglie di tenere con sé ed allevare il petauro: voi sapete di che animale si tratta?
Il Petauro dello zucchero, noto anche con il nome di scoiattolo volante, appartiene alla famiglia dei Petauridi ed è un piccolo marsupiale.
Originario della Nuova Guinea e dell’Australia, ha un aspetto simpatico e curioso ed in tanti lo scelgono come animale domestico, anche se non lo è affatto, ed anzi ha esigenze ben precise che non vanno sottovalutate.
Lungo fino a 30 cm, può avere una coda lunga persino quanto tutto il corpo, e del resto questa è molto importante perché gli serve per raccogliere il cibo o reggersi sugli alberi.
La sua caratteristica distintiva è il patagio, una membrana di pelle che parte dagli arti posteriori e arriva fino a quelli anteriori e che gli consente di fare planate che possono raggiungere anche gli 80 metri: proprio per questo è conosciuto anche come scoiattolo volante.
Molto attivo ed energico ama muoversi e spostarsi da un posto all’altro, e proprio per questo in cattività soffre non poco se rinchiuso.
Sebbene onnivoro, il petauro dello zucchero si ciba prevalentemente di frutta, ma integra la sua dieta con proteine animali mangiando insetti come grilli e locuste.
foto@Wikipedia