Poco abituato a sentirsi “irretito”, Fedez ha compiuto un gesto di liberalizzazione che sta facendo molto discutere: il giovane rapper ha deciso di dire addio al monopolista pubblico Siae, l’ente costituito da autori ed editori, nato oltre 130 anni fa per l’intermediazione dei diritti ed affidarsi alla startup Soundreef per la raccolta delle royalties.
Soundreef è una società specializzata nella gestione dei diritti musicali che lo scorso 18 marzo è stata riconosciuta ufficialmente in Inghilterra per effettuare proprio la raccolta dei diritti di autore.
«Ho scoperto Soundreef – racconta il cantante – perché sono appassionato di start up e in più si occupa di un contenuto che mi riguarda direttamente. Penso che quando si abbatte un monopolio, c’è un miglioramento dei servizi per il fruitore».
Il 10 aprile scorso doveva essere recepita la direttiva europea Barnier che prevede l’apertura del mercato della raccolta e gestione del diritto d’autore anche ai privati: così non è stata e questa è stata la risposta del rapper.
Tra le sue priorità della startup scelta da Fedez troviamo l’utilizzo di sistemi digitali che riducano in modo drastico i lunghi tempi di rendicontazione e l’effettivo pagamento di quanto dovuto agli autori: se finora l’attesa media variava dai dodici ai ventiquattro mesi, ora si parla di massimo qualche settimana.