Un’indagine dell’Università del New Hampshire ha evidenziato come, in generale, gli uomini siano più inclini a iniziare relazioni extraconiugali a 55 anni, mentre le donne tendono a raggiungere il picco a 45 anni.

Lo studio analizza i potenziali vantaggi riproduttivi derivanti dall’infedeltà, sottolineando che tali benefici possono essere vantaggiosi per gli uomini anche quando la qualità del loro sperma inizia a declinare intorno ai 45 anni.
Per le donne, invece, i vantaggi si riducono dopo i 40 anni, in quanto anche i benefici genetici ottenibili dai nuovi partner si attenuano. I ricercatori hanno osservato che, superati i 40 anni, le donne traggono poco vantaggio genetico dai loro amanti, una constatazione che potrebbe modificare la nostra comprensione delle motivazioni dell’infedeltà nelle diverse fasi della vita.
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Un’ulteriore ricerca condotta dalla New York University nel 2016 esplora come l’approssimarsi di una nuova decade di età — anni che finiscono con il numero 9, come 29, 39 o 49 — influenzi il comportamento adulto.
Attraverso sei esperimenti, è emerso che queste “soglie” aumentano la probabilità di svolgere una riflessione critica sulla propria vita, spesso accompagnata da una crescente preoccupazione per l’invecchiamento e il desiderio di un’esistenza più significativa.
Questo periodo di incertezza e ricerca di senso può portare a cambiamenti comportamentali sostanziali, tra cui l’infedeltà. L’idea è che la prospettiva di iniziare un nuovo decennio possa scatenare una crisi di identità o una rivalutazione dei traguardi raggiunti nella vita, inducendo comportamenti come l’infedeltà.
Infine, altri studi evidenziano una differenziazione sociale nell’infedeltà. Le donne appartenenti alla classe alta hanno l’8% in più di probabilità di avere relazioni extraconiugali rispetto alle donne di classe media o bassa.
Per gli uomini, invece, la classe sociale non sembra influenzare significativamente la propensione all’infedeltà, suggerendo che le motivazioni dietro questi comportamenti possano variare a seconda del sesso e della classe sociale.
Questi risultati illuminano l’interazione complessa tra età, classe e genere nelle dinamiche relazionali e nell’infedeltà, indicando come pressioni personali e sociali contribuiscano a modellare comportamenti spesso associati alle crisi di mezza età o ai grandi traguardi età.
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