A casa con i bambini è più stressante del lavoro, lo rivela uno studio

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Stare a casa con i bambini è più stressante che andare al lavoro, lo rivela uno studio.

A casa con i bambini piu stressante del lavoro lo rivela uno studio
foto@Pixabay

Stare a casa con un bambino è più difficile che andare al lavoro, sono emersi in una lista di cose che impari una volta diventato un genitore, secondo un nuovo studio.

Le donne (e gli uomini) che scelgono di lasciare il lavoro per diventare “mamme o papà casalinghi” soffrono di un fattore di stress molto più pressante. La maggior parte delle persone pensa che stare a casa per crescere i bambini sia un lusso. Ma è così?

Diventare una mamma casalinga

Per alcune persone, stare a casa sembra una vacanza rispetto alla frenesia quotidiana del lavoro.

Quindi la domanda è: stare a casa con i bambini è più facile che andare al lavoro?

In uno studio condotto da AVEENO Baby, i nuovi genitori sono stati intervistati ed il 31% sostiene che stare a casa con i bambini è molto più difficile che tornare al lavoro.

Il 22% dice che non finirai mai più una tazza di caffè. Il 33% afferma che mangerà la maggior parte dei pasti con una mano (tenendo il bimbo nell’altra). Il 17% dice che la schiena farà sempre male.

Ci sono quattro risultati chiave (del Pew Research Center) sulle mamme che restano a casa a crescere i figli.

-La percentuale di madri che non lavorano fuori casa è aumentata negli ultimi dieci anni.

Le mamme casalinghe hanno maggiori probabilità di vivere una condizione di povertà.
Il 34% delle mamme casalinghe è povero, rispetto al 12% delle madri che lavorano. Hanno anche meno probabilità di essere bianchi e più probabilità di essere immigrati.

Le mamme in stato di povertà sono raddoppiate dal 1970
Mentre più mamme casalinghe vivono uno stato di povertà, le mamme casalinghe con i mariti che lavorano non bilanciano economicamente come le madri sposate che lavorano fuori casa.

A Casa per scelta o obbligo?
È più probabile che le mamme sposate con i mariti che lavorano siano la ragione principale per restare a casa.
È più probabile che le madri single che restano a casa o conviventi dichiarino di essere malate o disabili, incapaci di trovare un lavoro.

Complessivamente, una quota crescente di mamme casalinghe afferma di essere a casa perché non riescono a trovare lavoro: il 6% nel 2012, contro l’1% nel 2000.

L’azienda di ricerca Reach Advisors ha condotto uno studio che ha rilevato che il 57% delle mamme pensa di tornare al lavoro un giorno.

Le mamme casalinghe segnalano più episodi di depressione e rabbia, un sondaggio Gallup ha rilevato che più mamme casalinghe riferiscono di aver provato tristezza o rabbia nei loro giorni rispetto alle mamme che lavorano fuori casa. Delle 60.000 donne intervistate:

Il 42% delle mamme casalinghe si sentiva in difficoltà rispetto al 36% delle mamme che lavoravano.

Tutte le madri che rimangono a casa devono stabilire una rete di supporto sociale, comprese uscite regolari con amici, pause obbligate per staccare dalla routine del quotidiano, tutto questo per evitare peggioramenti psicofisici della donna.

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