L’acquisto compulsivo con la carta di credito, legato ovviamente alla facilità estrema del sistema di pagamento, può diventare una dipendenza come la droga.
Uno studio del Massachusetts Institute of Technology (MIT), l’università tecnica degli Stati Uniti di fama mondiale, ha scoperto che acquistare con carta di credito innesca la stessa reazione chimica nel cervello che creano dipendenza simili a quelle delle droghe.
Risultati sorprendenti sono venuti dalla ricerca sulle carte di credito condotta dall’università tecnica statunitense Massachusetts Institute of Technology (MIT).
Nello studio, è stato spiegato che le carte di credito innescano una reazione chimica simile a una droga nel cervello, indipendentemente dal costo, e questa situazione crea dipendenza negli utenti. I ricercatori hanno scoperto che le carte per scopi diversi hanno innescato desideri diversi, ad esempio, le carte utilizzate nei ristoranti e in vacanza hanno creato più disponibilità a spendere rispetto alle carte utilizzate per acquistare il carburante.
I ricercatori hanno esaminato le scansioni cerebrali dei partecipanti che hanno utilizzato carte di credito personali e contanti durante lo shopping.
I risultati hanno scoperto che gli acquisti in contanti non stimolano le “reti di ricompensa” nel cervello. D’altra parte, la pandemia di coronavirus ha accelerato il calo di cassa poiché gli acquirenti sono stati incoraggiati a utilizzare il distanziamento sociale per fermare la diffusione del virus.
“Le reti di ricompensa nel cervello vengono attivate dall’acquisto di una carta di credito. L’atto di prendere quella carta di credito in plastica è associato a un acquisto piacevole“, ha detto il professor Drazen Prelec, coautore dello studio.