Annabel, i neuroni artificiali imparano a parlare

VEB

Si chiama ANNABEL il modello cognitivo simulato al computer elaborato nell’Università di Sassari dotato di neuroni artificiali che sta imparando a parlare.

Sono due milioni i neuroni artificiali interconnessi che i ricercatori di Sassari hanno dato al cervello artificiale ANNABEL, Artificial Neural Network with Adaptive Behavior Exploited for Language Learning.

Si tratta di sorta di intelligenza artificiale avanzata che sta imparando a rispondere alle domande umane.

L’eccezionalità dell’esperimento sta nel fatto che il modello cognitivo ha solo 500 frasi a disposizione nel suo repertorio e, soprattutto, che non conosce altro: non le sono state notizie a priori. Nessun dato.

ANNABEL, dunque, può imparare a parlare senza alcuna conoscenza a priori della struttura delle frasi e del significato delle parole, solo interloquendo con un essere umano.

Questa è la prova, come dicono gli scienziati, che la conoscenza del linguaggio può avvenire anche senza un programma prestabilito se si utilizza una modalità di apprendimento simile a quella del cervello umano.

ANNABEL è stato sviluppato da un gruppo di ricerca dell’Università di Sassari guidato da Bruno Golosio, in collaborazione con l’Università di Plymouth, nel Regno Unito.

Della realizzazione di questo modello cognitivo ne ha parlato la rivista PLOS ONE.

Si tratta, in pratica di un’architettura neurale cognitiva implementata su un computer ad alte prestazioni.

ANNABEL si pone l’obiettivo di comprendere i processi cognitivi coinvolti nelle prime fasi dello sviluppo del linguaggio nei bambini.

Le sue unità di base sono neuroni artificiali connessi tra loro ma senza un programma predefinito: il sistema è una tabula rasa, nel senso che non esiste in esso un programma predefinito che definisca a priori la struttura delle frasi o il significato delle parole.

ANNABELL basa le sue capacità di apprendimento sugli stessi fondamentali meccanismi del cervello umano: la plasticità sinaptica e il gating neurale.

L’intelligenza artificiale grazie a questi due meccanismi si adatta velocemente agli input forniti da un essere umano. Partendo dalle 1.500 frasi di imput

ANNABELL ha dimostrato di essere in grado di imparare il linguaggio umano, rispondendo con un repertorio di circa 500 frasi.

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