Bonus mobilità sostenibile 2022: le principali novità

VEB

Quando si parla di mercato auto è opportuno, oramai, operare dei collegamenti tra vari elementi che compongono questa realtà economica, anzi socioeconomica vista la necessità di un veicolo per circolare, e tutto il quadro normativo includente altre vicende oggetto di discussioni e rifiniture in sede legislativa.

Innanzitutto vi sono le riforme del settore assicurativo e tutti gli accorgimenti relativi alla polizza auto di prima stipula o anche da rinnovare: in merito a questo fattore, il livello di informazioni è sicuramente elevato ed è certo che si possa garantire una discreta sicurezza al consumatore circa il contratto e le eventuali garanzie accessorie scelti.

Sussistono, però, anche altre novità che si impongono sul mercato e sono novità che influenzano l’essenza stessa del mercato automotive e, quindi, anche del relativo mercato assicurativo.

La parola chiave è l’ambiente e la questione ambientale circa le emissioni e l’usura dei veicoli e quindi la quantità di rifiuti che si immettono nell’atmosfera o nel circuito solido, se analizziamo le batterie, ad esempio, o gli olii combustibili.

Per questa ragione il mercato auto è entrato in una fase del tutto nuova, chiamata Transizione Ecologica, la quale deriva dalle linee guida espresse dal Governo nel quadro di precisi impegni internazionali presi in sede di conferenze sul clima, ai massimi livelli della politica mondiale.

Bonus mobilita sostenibile 2022
foto@Unsplash.com

A questo proposito, come precisato dall’Agenda 30 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile, diventa necessario “Razionalizzare i sussidi inefficienti per i combustibili fossili che incoraggiano lo spreco eliminando le distorsioni del mercato in conformità alle circostanze nazionali, anche attraverso la ristrutturazione fiscale e la graduale eliminazione di quelle sovvenzioni dannose, ove esistenti, in modo da riflettere il loro impatto ambientale”.

Ragion per cui tutto il settore automotive verrà ad essere influenzato nei prossimi dieci anni, a partire dai prossimi dieci anni per essere più specifici. La prima iniziativa a supporto di questa linea arriva con il rinnovo dei bonus a sostegno della mobilità sostenibile, già partiti l’anno scorso e rinnovati, notizia fresca, anche quest’anno.

La buona notizia è che il bonus è retroattivo: ne può godere chi abbia deciso di acquistare un veicolo atto a implementare la sostenibilità ambientale dal primo di agosto 2020, purché l’utente abbia rottamato un vecchio mezzo inquinante.

In sintesi, si parla di sostituire un veicolo vetusto con un veicolo individuale di nuova generazione a zero emissioni quali una bicicletta elettrica o un monopattino. In quel caso sarà destinato un contributo di 750€, richiedibile dopo aver dimostrato la rottamazione del veicolo vecchio di categoria M1.

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