Cerotto antinfiammatorio ha provocato la morte di una bimba inglese di 15 mesi

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I cerotti antidolorifici appartengono alla categoria degli analgesici, cioè combattono il dolore: sono i farmaci più utilizzati, nonostante possono provocare anche effetti collaterali indesiderati più o meno gravi.

Soprattutto quando si hanno contratture muscolari e non si possono ingerire antidolorifici per via orale, si può ricorrere a questi cerotti carichi di principi attivi che riusciranno a penetrare nel corpo attraverso la nostra pelle andando ad agire solo dove serve e riducendo quindi notevolmente gli effetti collaterali ed il rischio di ulcere e gastriti, sempre presente quando si assume un farmaco per bocca.

I cerotti di questo tipo apportano un sollievo di 12/24h e si rivelano ottimi alleati non solo per mal di schiena e torcicollo, ma anche per alcune patologie come il gomito del tennista, infiammazioni ai tendini o al ginocchio o ancora piccole distorsioni alla caviglia.

I principali effetti indesiderati sono, se l’assunzione avviene con regolarità ed elevata frequenza, l’aumento del rischio di complicazioni cardiache o il peggioramento delle condizioni di salute di chi ha una pressione alta. Gli effetti collaterali più diffusi sono comunque il mal di testa, il vomito, la nausea e la perdita di appetito.

Una donna inglese, quando ne ha applicato uno sul suo corpo, non poteva però immaginare che questo avrebbe causato nientemeno che la morte della sua bambina.

La storia ha dell’incredibile: una bimba di appena 15 mesi, Amelia Cooper, è stata ritrovata senza vita nel lettino dei suoi genitori nella loro casa di St Austelle, in Regno Unito. Stando ad una prima analisi, il medico legale ha stabilito che il decesso (i fatti sono avvenuti nel 2016) sarebbe stata una potente dose di Fentanyl, noto analgesico oppioide sintetico.

Amelia dormiva abbracciata alla madre ma il cerotto di Fentanyl della donna, Sara Talbot, si era accidentalmente attaccato sul suo corpo. La piccola era stata immediatamente trasportata in ospedale ma i medici non avevano potuto fare altro che constatarne il decesso.

Emma Carlyon, medico legale, ha dichiarato che a causare il decesso della bimba è stato proprio il potente analgesico. Nessuno sa, al momento, come abbia fatto quel cerotto a finire sul corpo di Amalia; tra l’altro, nonostante le indagini della Polizia, non è stato ritrovato.

«Ho ucciso mia figlia», queste le parole della madre, distrutta per avere scoperto la causa del decesso della sua bambina.

Per di più i genitori hanno dovuto attendere mesi prima di fare il funerale alla piccola. Agli investigatori non era chiaro come il cerotto fosse finito sulla pancia della bambina, portandola inevitabilmente alla morte.

Durante un’udienza del processo sulla morte di Amelia, la patologa Debby Cook ha descritto gli effetti sul corpo umano di una dose massiccia di Fentanyl: convulsioni, riduzione della pressione sanguigna e, nei casi estremi, la morte. La piccola nel suo corpo ne aveva livelli talmente alti da poter uccidere un adulto.

“Non ci sono stati danni esterni che possano aver contribuito alla morte, la piccola non aveva nessuna malattia naturale” ha ha raccontato alla giuria la Cook. “Il farmaco può causare una riduzione della respirazione, una riduzione della pressione sanguigna e in alcuni casi convulsioni. Quando i livelli diventano alti ci sarà un coma, e in alti livelli come questo può essere fatale”, ha concluso la patologa.

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