Certificato di Proprietà digitale: le precisazioni dell’ACI

VEB

Il Certificato di Proprietà Digitale è stato emesso all’inizio del mese di ottobre e, nonostante ne siano stati richiesti già 600mila, l’ACI sente il bisogno di fare alcune precisazioni.

“Anche a seguito del diffondersi di alcune notizie poco esatte in proposito e per far sì che il cittadino sia sempre correttamente informato – spiegano da Via Marsala – l’Aci ricorda in primo luogo che, come previsto, le procedure di lavorazione del CdP digitale non siano evidentemente da sole sufficienti al risparmio di 30 milioni di fogli di carta ogni anno”.

“Questo risultato – continuano i tecnici – potrà essere raggiunto solo quando la macchina – peraltro già operativa a Roma, Chieti, Pordenone e Cosenza. Entro novembre sarà estesa a ulteriori dieci province: Piacenza, Salerno, Sassari, Taranto, Viterbo, Aosta, Caltanissetta, Catanzaro, Pistoia e Trieste -, andrà totalmente a regime, come previsto, con la completa digitalizzazione dei processi operativi”.

“Un obiettivo – conclude la nota – che si potrà raggiungere anche con l’auspicata adesione al nuovo sistema realizzato da ACI denominato Semplific@uto da parte di tutti gli Studi di consulenza automobilistica anche nell’interesse di migliorare la qualità dei servizi resi ai loro clienti”.

Sulla stampa dei cinque fogli per ogni passaggio di proprietà, è intervenuto il direttore del servizio PRA Giorgio Brandi.

“La necessità di stampare più fogli – ha detto Brandi – è circoscritta a meno del 10% delle operazioni – mentre per oltre il 90% delle stesse è rimasta la stampa di un solo foglio – e riguarda esclusivamente quelle operazioni complesse, caratterizzate dalla presenza nell’atto di vendita di più soggetti. Si ripete, in pratica, quanto avveniva con il vecchio CdP cartaceo per le medesime fattispecie”.

“La ricevuta che è rilasciata oggi – aggiunge Brandi – è, inoltre, molto meno “pesante”,  per quanto riguarda la grammatura della carta, rispetto al vecchio CdP cartaceo. Per di più è stato sottolineato molte volte come questa sia soltanto una fase transitoria che sarà superata fin da febbraio 2016, attraverso la completa digitalizzazione dei processi”.

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