Coronavirus anche negli Stati Uniti, fine della cospirazione?

VEB

I segni che l’epidemia di coronavirus negli Stati Uniti potrebbe trasformarsi in un problema su larga scala stanno crescendo. Solo nello stato di Washington, i casi potrebbero rapidamente aumentare tra 64.000 e 250.000 se non verranno messe in atto misure di protezione, secondo il governatore Jay Inslee. 

Il 1 ° gennaio a Wuhan è stato il 1° marzo a Seattle“, afferma la biologa Trevor Bedford che ha recentemente dichiarato a STAT , riferendosi alla città cinese in cui è emerso il virus e ha iniziato a infettare rapidamente gli esseri umani.

Le decisioni che i funzionari e gli individui della sanità pubblica federali e locali prendono in questo momento, per testare più persone con sintomi, informare il pubblico sul rischio, isolare i malati e istituire misure di allontanamento sociale come la cancellazione di eventi, sono cruciali.

Questo è un momento decisivo in cui i casi statunitensi rimangono relativamente bassi e potrebbero esplodere nelle prossime settimane, come hanno fatto a Wuhan a gennaio.

Nel frattempo, sui social impazzano alcune teorie cospirative legate proprio al Covid-19.

Coronavirus e la cospirazione legata agli Stati Uniti.

Esistono due versioni principali ma alla fine tutte e due partono da una base: che il coronavirus, SARS-CoV-2, è nato in un laboratorio di ricerca di livello 4 (il più alto livello di biosicurezza) a Wuhan.

Una di queste teorie afferma che il virus è stato invece deliberatamente sviluppato dagli Stati Uniti per punire l’Unione Europea ed in particolar modo il patto economico tra Italia e Cina.

Fermo restando che, purtroppo, anche alcune dichiarazioni di politi americani hanno contribuito ad alimentare tali voci, ci si chiede come sia possibile che un virus, prodotto deliberatamente in laboratorio, venga poi utilizzato anche contro gli stessi “mandanti“.

Diversi eminenti esperti e politici conservatori statunitensi hanno politicizzato la voce sulle armi biologiche da settimane alimentando, in effetti, le voci e le teorie cospirative.

Le teorie della cospirazione sui virus artificiali non sono nuove. Lo abbiamo visto con l’HIV, con la teoria che gli Stati Uniti lo avessero prodotto e introdotto in Africa. Ma sono voci davvero pericolose da diffondere” , ha detto a Vox Gerald Keusch , professore di medicina e salute internazionale e direttore associato dei National Emerging Infectious Diseases Laboratories della Boston University.

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