Ecco cosa ha distrutto la grande civiltà Maya

VEB

Una ricerca pubblicata su Nature Communications, eseguita da un gruppo di scienziati, ha esplorato le cause del declino di Mayapan, un tempo fulcro culturale e politico della civiltà Maya durante i secoli XIII e XIV.

Ecco cosa ha distrutto la grande civilta Maya

Gli autori dello studio suggeriscono che un periodo esteso di siccità, verificatosi tra il 1400 e il 1450 d.C., potrebbe aver scatenato una serie di eventi dannosi che hanno portato a disordini civili e alla fine al crollo politico di questa importante città.

L’analisi rivela che le variazioni climatiche, incluse le ridotte precipitazioni, hanno pesantemente influenzato l’agricoltura e le vie commerciali, mettendo a dura prova gli abitanti di Mayapan. Questa situazione ha costretto molti a morire o a migrare verso comunità più piccole e protette.

Uno degli aspetti salienti dello studio è che la siccità prolungata ha intensificato le tensioni tra gruppi rivali, culminando in un incremento dei conflitti e dei disordini sociali.

Le analisi antropologiche dei resti umani hanno rivelato tracce di ferite da trauma, suggerendo un’escalation del conflitto. Secondo gli scienziati, questi eventi hanno portato al noto crollo di Mayapan tra il 1441 e il 1461 d.C., un evento che è stato registrato nella memoria collettiva delle popolazioni dello Yucatan e documentato nelle cronache del primo periodo coloniale.

Nonostante le avversità, Mayapan è riuscita a persistere fino all’arrivo degli europei all’inizio del XVI secolo. Il lavoro di ricerca ha inoltre evidenziato come variazioni nel regime delle piogge abbiano avuto ripercussioni dirette sui livelli di conflitto e sulla demografia, confermando l’importanza dei cambiamenti ambientali nello sviluppo delle società umane.

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