La storia della Terra è costellata da un clima che ha oscillato tra riscaldamento e raffreddamento.
In quale fase si trova il nostro pianeta
Il nostro pianeta è molto probabilmente in una fase di raffreddamento globale in questo momento, ma le emissioni umane di gas serra stanno invertendo questa tendenza naturale a un ritmo rapido e senza precedenti.
Circa 304 milioni di anni fa, la Terra ha subito un drammatico riscaldamento. Per il nostro pianeta, questo è stato un grave shock: in circa 300mila anni la quantità di carbonio nell’atmosfera è raddoppiata.
Ora, una nuova ricerca mostra che circa il 23% del fondale marino è stato privato di ossigeno durante questo periodo. Lo studio è stato pubblicato su PNAS.
I risultati si basano su una nuova analisi di oligoelementi in un’antica lastra di scisto nero nel sud della Cina, come riporta il magazine esoreiter.ru.
Gli isotopi di carbonio e uranio in questa roccia hanno dimostrato che oltre al riscaldamento globale, all’innalzamento del livello del mare e allo scioglimento dei ghiacciai, dobbiamo anche preoccuparci dell’anossia oceanica, cioè della mancanza di ossigeno.
Questo potrebbe accadere a causa del cambiamento climatico. Il fatto è che quando le calotte polari si sciolgono e aumentano la quantità di acqua dolce negli oceani, ciò impedisce la dissoluzione e la circolazione dell’ossigeno atmosferico.
Le nuove scoperte sono supportate da studi precedenti sull’antico substrato roccioso nel sud della Cina, che hanno riscontrato una grave perdita di biodiversità nel mare. In condizioni anossiche estreme, dette anche “zone morte”, la vita nell’oceano lotta per sopravvivere.
Gli scienziati hanno concluso che se le emissioni umane fossero aumentate rapidamente durante un periodo naturale di riscaldamento globale, invece del raffreddamento globale, l’anossia oceanica (abbassamento dei livelli di ossigeno) non sarebbe stata una grande minaccia.
Forse il motivo sta nel fatto che i gas serra nel mondo sono già così elevati, quindi le emissioni non hanno un effetto di fusione così forte sulle calotte glaciali e sul permafrost.
Ma durante un periodo di raffreddamento globale, compaiono più ghiacciai, che intrappolano l’acqua dolce, pronta a penetrare nella superficie dell’oceano e impedire all’ossigeno di dissolversi.
I ricercatori non sono ancora stati in grado di capire la causa esatta delle emissioni di carbonio, ma i loro risultati mostrano un chiaro aumento delle emissioni di gas serra seguito da un aumento significativo del livello del mare e una diminuzione dei livelli di ossigeno.
In altre parole, non tutti sulla Terra avranno abbastanza ossigeno e molte creature dovranno adattarsi a nuove condizioni.