Greenpeace, mobilitazioni per promuovere le energie rinnovabili

VEB

I repentini cambiamenti climatici, lo scioglimento dei ghiacciai, l’atmosfera che spesso nelle città è satura di fumi e gas di scarico: non dovrebbero servire allarmismi per rendersi conto che la salute del nostro pianeta non è certo delle migliori, e naturalmente la colpa è dell’uomo stesso, che non sa salvaguardare quello stesso habitat che gli dona la vita ogni giorno.

Alla vigilia del summit del G7 di Elmau, in Germania, migliaia di persone hanno deciso così di scendere nelle strade e nelle piazze in più di 30 Paesi del mondo per dimostrare pacificamente a favore della salvaguardia del clima e contro le fonti fossili: da oggi all’11 giugno Bonn ospiterà delegazioni provenienti da 195 Paesi che si incontreranno per arrivare a un documento condiviso sui cambiamenti climatici, in vista della Conferenza sul clima di Parigi di dicembre.

Questo evento, il Global Day of Action, è il  risultato dell’impegno congiunto di movimenti e organizzazioni come Coalition Climat 21, CAN, 350.org, Avaaz, Friends of the Earth, WWF. Per questa mobilitazione Greenpeace ha adottato lo slogan #GetupAnd – un esplicito invito ad agire in prima persona – raccogliendo l’adesione di tutti coloro che, da una parte all’altra del globo, hanno coraggiosamente deciso di battersi contro le fonti fossili che distruggono il clima, inquinano l’aria che respiriamo, danneggiano gli ecosistemi.

Secondo Greenpeace poi, la linea adottata dal governo italiano è palesemente contraddittoria. A fronte di molti proclami e iniziative, l’indirizzo concreto è quello di cercare di sfruttare le misere riserve petrolifere del Paese, in mare e a terra, in barba a ogni impegno di riduzione delle emissioni. Nel frattempo si continua a penalizzare la crescita delle energie pulite e a non fare nulla per superare in fretta l’uso del carbone.

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