L’ipotesi di un possibile contatto tra gli antichi popoli della Terra e una civiltà extraterrestre ha affascinato l’immaginazione dell’umanità per secoli. Mentre alcune potrebbero considerare questa idea come pura fantasia, l’eminente astrofisico Carl Sagan ha sottolineato che tali ipotesi meritano un’attenta analisi e un esame rigoroso.
Nel suo libro del 1966, “Intelligent Life in the Universe“, Sagan espresse il suo interesse per una particolare leggenda sumera che soddisfaceva determinati requisiti per un potenziale contatto alieno. Questa leggenda coinvolgeva una misteriosa creatura chiamata Oannes, che emergeva dalle acque del Golfo Persico e insegnava agli antichi Sumeri vari aspetti della conoscenza umana.
La Leggenda di Oannes
La civiltà sumera, che fiorì tra il 4500 e il 1900 a.C. nella Mesopotamia meridionale, ci ha lasciato una ricca tradizione di testi antichi. Tra questi, si trovano riferimenti a una figura chiamata Oannes, descritta come una creatura con un corpo di pesce e caratteristiche umane. Secondo la leggenda, Oannes emerse dalle acque e fornì agli antichi Sumeri insegnamenti preziosi in diverse discipline, come l’alfabetizzazione, la matematica e l’arte. Oannes contribuì anche alla fondazione delle prime città, all’istituzione di leggi e all’insegnamento dei principi della geometria.
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Apgallu e la Continuità dei Contatti
La storia degli incontri extraterrestri con gli antichi Sumeri non si limita a Oannes. Altre creature simili, chiamate Apgallu, sono menzionate in fonti antiche che raccontano del loro ritorno per controllare il progresso della civiltà sumera. Queste creature, come Oannes, avevano il chiaro intento di educare l’umanità. La continuità di tali incontri e la consapevolezza delle missioni dei loro predecessori conferiscono un elemento intrigante a queste leggende.
Interpretazioni Alternative
È importante notare che le leggende sumere non identificano esplicitamente queste creature come divinità. Carl Sagan ha fatto notare che una possibile interpretazione alternativa è quella di considerare questi incontri come contatti diretti tra gli antichi Sumeri e una civiltà extraterrestre avanzata. Tuttavia, è fondamentale riconoscere che queste ipotesi rimangono puramente speculative e mancano di prove concrete a sostegno.
La Complessità della Ricostruzione del Contatto: Come affermato da Sagan, ricostruire con precisione un contatto tra antiche civiltà e esseri extraterrestri è estremamente difficile. Le narrazioni antiche spesso presentano storie di esseri divini e fenomeni soprannaturali, rendendo complicato separare il mito dalla possibile realtà. Tuttavia, Sagan suggerisce che determinati elementi potrebbero aumentare la plausibilità di una leggenda di contatto alieno, come una descrizione dettagliata del corpo di esseri intelligenti, conoscenze astronomiche avanzate o una chiara dichiarazione dello scopo del contatto.
Le leggende sumere di Oannes e degli Apgallu forniscono un intrigante spunto di riflessione sulla possibilità di incontri extraterrestri nell’antichità. Tuttavia, è fondamentale considerare queste narrazioni con cautela, riconoscendo che la mancanza di prove concrete rende difficile stabilire un nesso diretto tra queste leggende e un contatto reale con civiltà extraterrestri. Nonostante ciò, l’analisi critica di queste storie e l’esplorazione delle possibili interpretazioni offrono uno stimolante terreno di ricerca per coloro che sono affascinati dalla possibilità di incontri alieni nel passato remoto dell’umanità.
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