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Il ristorante preparava piatti a base di escrementi di elefanti

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Nel cuore di Shanghai, nota per la sua scena gastronomica all’avanguardia, il ristorante Canopia ha attirato l’attenzione mondiale con un concept culinario estremo: un menù degustazione in cui lo sterco di elefante essiccato e disinfettato diventa ingrediente protagonista. Scopriamo come nasce questa proposta, il prezzo da capogiro e le ragioni della temporanea sospensione delle attività.

Il ristorante preparava piatti a base di escrementi di elefanti

Un’immersione nella natura estrema

Canopia – inaugurato a Maqiao Town, nel distretto di Minhang – promette un’esperienza sensoriale “a contatto con la foresta pluviale”. Ogni portata gioca su aromi e texture ispirati all’ambiente selvatico:

  • Cubetti di ghiaccio al polline di miele, per evocare la dolcezza delle api nella natura.
  • Infusi che riproducono l’odore di fiori in decomposizione, per sperimentare il ciclo della vita.
  • Bevande a base di acqua di torrente, filtrate con erbe locali.

Ma l’elemento più discusso rimane il concime animale: le feci di elefante, trattate con metodi sanitari avanzati, vengono macinate e usate come spezia, conferendo un retrogusto “terroso” alle ricette.


Ingredienti insoliti nel menu degustazione

Oltre allo sterco di elefante, il menu fisso include:

  • Vermi di bambù: ricchi di proteine e croccanti al palato.
  • Formiche acide: per un tocco di acidità naturale.
  • Alghe selvatiche: fonte di umami marino.

Questa selezione estrema punta a sfidare le percezioni del cliente, trasformando pratiche di sopravvivenza tradizionali in piatti di alta cucina.


Il prezzo “da avventura”

Partecipare a questa degustazione estrema non è economico: il costo per persona superava i 400 euro. Il prezzo elevato giustifica l’uso di materie prime rare e i complessi processi di sterilizzazione necessari per rendere commestibili materiali non convenzionali.


Sospensione per violazioni sanitarie

Dopo un’ispezione condotta dalla Minhang District Market Regulation Administration, Canopia ha dovuto interrompere le attività. Le autorità hanno rilevato l’uso di “materiali non autorizzati” come vermi di bambù, formiche e sterco di elefante essiccato, sollevando dubbi sulla conformità alle norme igienico‑sanitarie cinesi.


Conclusioni: tra innovazione culinaria e sicurezza alimentare

La proposta di Canopia rappresenta un caso unico di innovazione gastronomica estrema, ma solleva interrogativi importanti su limiti etici e rischi per la salute. L’uso di ingredienti non convenzionali può stimolare creatività e curiosità, ma richiede rigidi controlli sanitari e trasparenza verso i clienti.

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