Influenza, troppi pochi anziani in Italia scelgono di vaccinarsi

VEB

Negli ultimi mesi, dopo che è diventato addirittura legge l’obbligo per i bambini di essere vaccinati per essere ammessi a scuola, si è parlato molto di vaccini e della disinformazione che spinge in tanti, troppi, a scegliere di mettere a repentaglio la vita dei propri figli, ad oggi per l’influenza troppi pochi anziani si vaccinano.

Difatti questa piaga non riguarda solo i bambini, anzi: in Italia pochi anziani decidono di vaccinarsi contro l’influenza, ed un numero sempre maggiore, ogni inverno, perde la via per le complicanze derivanti da virus che si sarebbero potuti facilmente evitare.

Per migliaia di persone, soprattutto anziani, l’influenza può essere una malattia mortale: lo scorso anno si stima infatti che siano stati 15-18.000 gli anziani deceduti per complicanze dell’influenza, contro una media di decessi negli anni precedenti pari a circa 8.000“, ha affermato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi, sottolineando l’importanza della vaccinazione antinfluenzale per questa fascia di popolazione in vista della prossima stagione influenzale.

Influenza troppi pochi anziani si vaccinano, ma quali sono le prospettive

E secondo l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, quest’anno l’influenza sarà provocata dagli stessi tre virus che hanno caratterizzato la stagione passata, ai quali però si aggiungerà una nuova variante: il virus A/Michigan/45/2015 (H1N1).

Per questo la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali è ancora una volta al fianco dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Saluta nella promozione delle campagne vaccinali, ed ora abbraccia anche la campagna per esortare le persone più deboli, in particolare gli anziani, dai rischi derivanti dall’influenza.

«La speranza con questa stagione – afferma Fabrizio Pregliasco virologo presso il Dipartimento Scienze biomediche per la salute dell’Università degli Studi di Milano e Responsabile scientifico del portale Osservatorio Influenzaè di riprendere la crescita della vaccinazione dopo anni di ingiustificato calo. Già lo scorso anno c’è stata una stabilizzazione nel numero di vaccinati, valore però ancora ben lontano dalla copertura del 75% raccomandata dall’Oms per questi soggetti per cui, vale la pena ricordare, le complicanze dell’influenza possono essere anche letali».

Si ricorda che per diabetici, cardiopatici, pazienti con patologie respiratorie croniche come la BPCO (broncopneumopatia cronico ostruttiva) la vaccinazione influenzale è fondamentale. Evitare l’influenza permette di limitare il rischio di riacutizzazioni, o di complicanze delle patologie.

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