Come del resto dal primo istante della sua ascesa politica, Matteo Salvini ha le idee chiarissime, anche se le cose poi non vanno come preventivato, come dimostrato solo una manciata di settimane fa, quando per sua stessa “colpa” ha perso il ministero di cui era a capo.
Ma il leader della Lega sembra non aver fatto tesoro della sua esperienza, e a testa alta e passo spedito si prepara a vincere, almeno nei suoi intenti, col suo partito le regionali in Emilia Romagna.
“È la mia parola d’onore, se ci date una mano a vincere in Emilia, noi torniamo al governo a livello nazionale”, ha detto durante un comizio a Carpi.
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“Il 26 gennaio sarà la seconda caduta del Muro di Berlino”, ha detto il leader leghista pronosticando la vittoria.
Ed ancora: “Se l’unica proposta politica della sinistra sono i fischi, le minacce e gli insulti vuol dire che ci stiamo preparando a liberare la regione Emilia Romagna. Siccome siamo persone generose lasceremo a Bonaccini la possibilità di chiedere il reddito di cittadinanza”, ha quindi ironizzato evocando i tempi in cui “era bellissimo vedere le bandiere rosse sul sagrato della chiesa”.
Se in tanti lo hanno osannato ed applaudito, non sono mancate neppure le contestazioni. In particolare una cinquantina di contestatori ha fischiato i suoi interventi con uno striscione che recitava: “Non confondiamo il cioccolato con la merda”, con questa ultima parola scritta con vernice verde. Fischi, urla, scambi di offese, ma per fortuna nessun tafferuglio.
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