Michele Bravi prova a prendersi la sua rivincita

VEB

I reality musicali e i talent show sono senza dubbio un’ottima vetrina e un ottimo trampolino di lancio, come hanno dimostrato tanti cantanti che sono poi riusciti a ritagliarsi il proprio spazio sui palcoscenici italiani e internazionali, ma rischiano anche di creare falsi illusioni in tantissimi giovani che, poco dopo la fine della loro partecipazione, cadono nell’oblio.

Molti, discografici compresi, avevano detto che la sua strada per il successo era già terminata, poche settimane dopo la vittoria a X Factor, ma lui ha tenuto duro ed ora Michele Bravi prova a prendersi la sua rivincita.

Nel 2014 alla Sony gli dicono che il suo primo album, A piccoli passi, è un flop: lacrime, tante porte sbattute in faccia, ma tanta determinazione e il coraggio di non lasciar perdere. E così il suo nuovo disco, I Hate Music («Odio la musica»), uscito lo scorso ottobre, è stato per tre settimane nella top 10 dei dischi più venduti (oltre 18 mila copie) e i suoi concerti sono sold-out.

Conosciuto come uno delle principali webstar e youtuber italiani, Michele Bravi vanta ad oggi oltre 150 mila iscritti sul suo canale YouTube, 190 mila like sulla Pagina Facebook, 240 mila followers su Twitter e 445 mila su Instagram.

“Nel gennaio del 2015, non avendo più niente da perdere, ho deciso di aprire un canale su YouTube. Nei primi video si vedeva che stavo male. Ma la gente mi seguiva, tante persone hanno iniziato a scrivermi. Molti non sapevano nemmeno che avessi vinto X Factor. Ho scritto di nuovo delle canzoni perché la musica resta il mio mezzo per comunicare“, ha raccontato in una bella intervista a Vanity Fair.

Per quanto riguarda la vita privata e le voci riguardo una sua presunta omosessualità, nella stessa intervista confessa di non esserne infastidito, dichiarando che, quando i tempi saranno maturi, farà definitivamente chiarezza: “Ormai ci scherzo su e dico che mi sono fidanzato con il mio cane. La verità è che devo imparare ad amare ancora me stesso prima di affidarmi a qualcuno. Non mi dà fastidio quando mi chiedono se sono gay, sono fortunato, ho un pubblico rispettoso. Ci sono cose che per ora tengo per me: finché non sei pronto a raccontare una cosa, e nel modo che senti giusto, è meglio non parlarne”.

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