Non è il 2020 l’anno peggiore per l’umanità, ma il 532 dc

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Gli scienziati ritengono di aver individuato quello che è probabilmente l’anno più difficile da vivere sulla terra: un periodo di 18 mesi di completa oscurità, carestia e temperature gelide.

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Molti ricorderanno il 2020 come il peggior anno per l’umanità, tutti vogliono tornare alla loro vita di prima, alla loro realtà e non restare bloccati in casa senza avere più relazioni interpersonali.

Non è un segreto che il 2020 sia stato un anno da lasciarci alle spalle, ma è stato l’anno peggiore mai registrato?

La scienza lo ha confermato: No.

Storici e ricercatori hanno rivelato che l’anno peggiore in cui vivere è stato in realtà il 536 d.C.

Nel 536 d.C., la Terra divenne gelida, il pianeta è stato immerso nell’oscurità totale e tale oscurità durò ben 18 mesi.

Una misteriosa nebbia avvolse l’Europa, il Medio Oriente e parti dell’Asia.

Il sole era bloccato durante il giorno, provocando la totale oscurità.

I registri sopravvissuti indicano che le ombre non potevano essere viste nemmeno a mezzogiorno.

Le temperature sono scese quasi a zero tutto l’anno, i raccolti non sono cresciuti e milioni di persone sono morte.

I ricercatori hanno recentemente scoperto che la principale fonte di nebbia fatale era un’eruzione vulcanica in Islanda all’inizio dell’anno.

Si è diffuso cenere in gran parte dell’emisfero settentrionale, creando un modello climatico globale e anni di carestia, per 18 mesi la luce si è letteralmente spenta.

Lo storico bizantino Procopio ha scritto: “Il sole ha emesso la sua luce senza splendore, come la luna, durante tutto questo anno“.

Ha aggiunto: “Gli uomini non erano liberi né dalla guerra né dalla pestilenza né da qualsiasi altra cosa che portasse alla morte“.

L’oscurità catastrofica ha portato a temperature di 1° C in Europa e in Asia, con la Cina che ha persino registrato la neve estiva.

Michael McCormick, un professore di storia, ha detto in precedenza a History.com: “È stato un cambiamento piuttosto drastico; è successo dall’oggi al domani. Gli antichi testimoni avevano davvero capito qualcosa. Non erano isterici o immaginavano la fine del mondo“.

La piccola era glaciale tardoantica, iniziata nella primavera del 536, durò nell’Europa occidentale fino al 660 circa, e durò fino al 680 circa nell’Asia centrale“.

Era l’inizio di uno dei periodi peggiori per vivere, se non l’anno peggiore.”

Il freddo e la fame causarono la catastrofe economica, aggravata dallo scoppio della prima peste bubbonica nel 541.

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