Oliver Stone, i primi 70 anni del regista politicamente scorretto

VEB

C’è chi sceglie di piacere a tutti, per ottenere consensi e soprattutto finanziamenti pubblici e privati, e chi invece sceglie di seguire la sua strada a prescindere da tutto e tutti, raccontando la sua personale visione delle cose, senza comunque la presunzione di raccontare una verità assoluta.

Schietto e sincero, ma anche collerico e passionale, il celebre regista Oliver Stone festeggia i suoi primi 70 anni di una vita che dall’inizio ha sempre dedicato al cinema e alla regia.

Come c’era da aspettarsi da uno come lui, ha festeggiato il compleanno alla sua maniera, presentando il suo nuovo controverso film “Snowden”, dedicato all’ex membro della National security agency (Nsa).

Lui, come tantissimi altri americani della sua generazione, negli anni Sessanta, è stato spedito in Vietnam a combattere una guerra incomprensibile. Proprio quella stessa guerra lo ha segnato profondamente e ha rappresentato una presa di coscienza che, da allora, lo avrebbe portato a mettere in discussione tutti i valori con i quali era stato educato.

Stone ha regalato diversi capolavori alla storia del cinema, a partire dal primo cortometraggio dedicato proprio al Vietnam e realizzato nel lontano 1973. Districarsi tra le sue opere non è quindi operazione delle più semplici.

Stone compone gli script di cult movie del calibro di Conan il barbaro di John Milius (1982), Scarface di Brian De Palma (1983) e L’anno del dragone di Michael Cimino (1985). Quindi, nel 1986, il ritorno alla regia con Salvador e, a pochi mesi di distanza, la definitiva consacrazione con Platoon e il trionfo agli Oscar.

Vanno poi ricordati i tre film sui presidenti americani (“JFK”, “Nixon” e “W”) l’ultimo capitolo della sua trilogia sul Vietnam “Tra cielo e terra” del 1993, “Assassini nati” del 1994, il visionario “U turn” del 1997, “Ogni maledetta domenica” del 1999, “World Trade Center” del 2006, il seguito di “Wall Street” del 2010 e “Le belve” di due anni dopo.

In carriera ha diretto 22 pellicole e vinto 3 Premi Oscar e, come detto, non è certo pronto ad abbandonare la cinepresa, affrontando nuovamente il pubblico con la pellicola “Snowden”.

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