La fine dell’umanità come la conosciamo è stata annunciata e disattesa più volte, ma le teorie sulla fine dei tempi non accennano a diminuire. Dopo il clamore per una presunta “fine del mondo” che sarebbe dovuta arrivare a settembre, i sostenitori di questa teoria sui social media hanno dovuto fare i conti con la realtà. Tuttavia, una nuova data è già stata fissata: il giorno del giudizio sarebbe stato semplicemente “riprogrammato” a causa di un presunto errore di calcolo legato all’uso del calendario sbagliato.

Dal Fallimento di Settembre alla “Correzione” del Calendario
Ricorderemo tutti le recenti e virali affermazioni sulla data del rapimento, previste per la fine di settembre. Molti, purtroppo, avevano preso sul serio queste predizioni, con resoconti di persone che avevano persino venduto i loro beni e le loro automobili in preparazione all’evento. Una delle voci più forti in questo coro di avvertimenti era quella del pastore sudafricano Joshua Mhlakela, che si era detto “sicuro al miliardo per cento” dell’imminente arrivo di Dio per “salvare” i credenti, lasciando i non credenti ad affrontare l’ira divina.
Quando le date di settembre sono passate senza il rapimento, il pastore Mhlakela ha dovuto spiegare il mancato adempimento della sua previsione. In una successiva intervista, ha rivelato di aver individuato una “svista” nell’interpretazione del messaggio ricevuto in sogno sette anni fa: Gesù all’epoca seguiva il calendario giuliano, non il gregoriano che usiamo oggi.
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La Discrepanza Tra Calendari e la Nuova Data del Rapimento
Questa presunta “correzione” si basa sulla differenza storica tra il calendario giuliano, introdotto da Giulio Cesare, e il calendario gregoriano, adottato nel 1582 e oggi utilizzato dalla maggior parte del mondo. La necessità di passare al gregoriano, voluto da Papa Gregorio XIII, nacque proprio perché gli scienziati si resero conto che il calendario giuliano non era del tutto preciso dal punto di vista temporale.
La differenza tra i due calendari è aumentata nel tempo. Oggi, secondo l’Enciclopedia Britannica, la discrepanza attuale è di 13 giorni, ma diventerà di 14 giorni nel 2100.
Sulla base di questo divario, i sostenitori della teoria sostengono che alla data originale proposta da Mhlakela vadano aggiunti 13 giorni. Questo ha portato il pastore a proclamare una nuova, imminente data per il rapimento. Mhlakela ribadisce la sua convinzione e invita la gente a credergli. “Ho visto Gesù faccia a faccia”, ha dichiarato, scommettendo ancora una volta sulla realizzazione della sua profezia.
Nonostante l’enorme risonanza mediatica e le conseguenze reali che queste previsioni hanno avuto sulla vita di alcune persone, è fondamentale mantenere un approccio critico. Le previsioni sulla fine del mondo sono state storicamente innumerevoli e costantemente disattese, specialmente quelle basate su interpretazioni letterali e calcoli controversi.
Conclusioni e Approfondimenti
Il riemergere di queste teorie, spesso amplificate dai social media, evidenzia la costante fascinazione umana per la fine dei tempi e il potere di convinzione di alcune figure carismatiche. Mentre attendiamo di vedere se la nuova data si materializzerà, è cruciale esercitare discernimento.
Per approfondire la storia delle profezie sulla fine del mondo o la cronologia dei calendari:
- NASA – Approfondimenti scientifici sui fenomeni astronomici o le potenziali minacce cosmiche.
- Enciclopedia Britannica – Dettagli sulla storia e l’evoluzione dei calendari, da quello giuliano a quello gregoriano.
FAQ (Domande Frequenti)
Q: Chi è Joshua Mhlakela e qual è la sua affermazione principale? A: Joshua Mhlakela è un pastore sudafricano che ha ottenuto visibilità sui social media proclamando una data imminente per il “rapimento” biblico, la salvezza dei credenti prima della fine del mondo. Inizialmente aveva fissato l’evento per settembre, ma lo ha posticipato a causa di un presunto errore di calcolo legato all’uso del calendario giuliano anziché di quello gregoriano.
Q: Perché il cambio dal calendario giuliano a quello gregoriano è importante in questa teoria? A: Il passaggio storico è cruciale perché, secondo Mhlakela, i calcoli originari si basavano sul calendario giuliano, che è in ritardo di 13 giorni rispetto al gregoriano attuale. Questa discrepanza di 13 giorni è stata usata per giustificare il rinvio della data del rapimento, aggiungendoli alla previsione fallita di settembre per ottenere la nuova data.
Q: Queste teorie sulla fine del mondo hanno conseguenze reali? A: Sì, le conseguenze possono essere significative. Le notizie hanno riportato che alcune persone, credendo alle affermazioni di Mhlakela, hanno preso decisioni drastiche come vendere auto e beni personali per prepararsi all’evento. Questo dimostra come le profezie apocalittiche possano influenzare seriamente la vita e le finanze di chi ci crede fermamente.
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