Sp1ral, il film di Orazio Guarino no redemption

VEB

No redemption, nessuna redenzione: così definisce Orazio Guarino il suo film Sp1ral in uscita prossimamente al cinema.

Perché “no redemption”? La risposta la dà il regista stesso: “Quello che interessa a me non è la storia, ma il personaggio. E, in questo caso, sono partito dal concetto di fondo no redemption: ho pensato, infatti, per parecchio tempo che ad alcune persone non sia data mai la possibilità di redimersi nonostante gli sforzi”.

Prodotto da Naffintusi, Sp1ral è un film indipendente molto interessate, non a caso recentemente si è aggiudicato il Premio del pubblico al diciannovesimo Terra di Siena Film Festival.

Si tratta di una storia scritta dallo stesso Guarino in collaborazione con Giuseppe D’Oria.

Girato negli Stati Uniti e in Italia, il film racconta la storia di Matteo Moella, un regista di origini italiane che si è trasferito a New York in tenera età. Matteo ha seri problemi psicologici legati alla tossicodipendenza.

Alla notizia della morte del padre, il regista decide di ritornare in Italia, precisamente in Puglia. Si rifugia nella villa di famiglia sul mare.

La solitudine, l’aria natia, fanno riaffiorare fantasmi del passato. Man mano che affronta questo viaggio nel tempo, Matteo si convince sempre di più di essere una persona malvagia.

Poi entra nella sua vita Alice, una ventenne che in qualche modo riesce a frenare quel flusso di ricordi.

La storia non ha un lieto fine, proprio come sovente non hanno una conclusione felice le storie reali.

Matteo è interpretato da Marco Cocci. Dice di lui il regista: “Volevo innanzitutto un attore che fosse in grado di incarnare il personaggio che avevo in testa. Quindi non brutto perché doveva fare innamorare una ragazzina”.

“Ma di là di questo, anche un interprete che avesse una fisionomia e un background di un certo tipo. Marco aveva tutte queste caratteristiche”.

A vestire i panni della giovane Alice è l’attrice Valeria Nardilli. Nel cast anche Michele Bevilacqua, Cristina Puccinelli, Mariagrazia Pompei.

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