L’Ue vuole alzare l’età minima per iscriversi ai social network da tredici anni a sedici.
Una decisione che sta già facendo discutere molto dal momento che la generazione degli adolescenti di oggi è cresciuta con il web e che una gran parte degli iscritti a Facebook ha dai 9 ai 14 anni.
La nota del decreto legge recita che “Il trattamento dei dati personali di un bambino di età inferiore ai 16 anni è lecito solo se e nella misura in cui tale consenso è dato o autorizzato dal titolare della potestà genitoriale sul figlio.”
Per tale motivo per un qualsiasi ragazzino che intende utilizzare una piattaforma sociale o un altro servizio internet come quelli di messaggistica istantanea (Whatsapp) sarà necessario il consenso di chi ne esercita la patria potestà.
Lo scopo di tale proposta di legge, che potrebbe essere messa in atto dal 2018, è di proteggere la privacy dei più piccoli, spesso vittime di fenomeni legati alla privacy e al cyber bullismo.
La normativa attuale prevede già che il limite per iscriversi ai social è di tredici anni, ma nel mondo ci sono comunque 7,5 milioni di bambini under tredici che posseggono un account; oltre 5 milioni di utenti di Facebook hanno addirittura meno di dieci anni.