Uova, toccasana per il cervello dei bambini

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Contenute in una miriade di piatti e preparazioni, ingrediente base di praticamente quasi tutte le nostre ricette casalinghe, le uova sono un alimento irrinunciabile per i più, ma da sempre osteggiato dagli esperti, che lo hanno sempre considerato un nemico della salute, soprattutto se abusato nelle quantità.

Con un peso medio di circa 50 grammi, l’uovo di gallina può essere grossolanamente distinto in tre parti: il guscio esterno, costituito soprattutto da calcio, è sottile, fragile e poroso, quindi capace di consentire gli scambi gassosi con l’ambiente; l’albume o bianco d’uovo, e il tuorlo.

Il tuorlo si può considerare come una dispersione di globuli lipoproteici in una massa acquosa o plasma; è quindi ricco di proteine, lipidi, ma anche di lecitine; la sua composizione non è omogenea ma è costituito da strati più o meno densi.

Troppe volte le uova sono finite nel mirino per il loro quantitativo di colesterolo che è indubbiamente elevato: 5% (circa 200 mg/uovo) è sicuramente un quantitativo elevato, basti pensare che il fabbisogno quotidiano è stimato in 300 mg e che basterebbero quindi due uova per sforare alla grande questo limite.

Parallelamente però non va dimenticato che il tuorlo è ricco di acidi grassi insaturi, che contrastano il potere aterogeno del colesterolo. Regolando l’alimentazione della gallina è possibile aumentare ulteriormente la concentrazione di questi nutrienti essenziali; in particolare, inserendo nella dieta della gallina oli di pesce e di mais si determina un aumento della concentrazione di omega sei (acido linoleico), mentre aggiungendo oli di pesce e di lino l’uovo si arricchisce di omega tre (EPA e DHA che sono acidi grassi importantissimi perché  contrastano lo sviluppo delle malattie cardiovascolari ed infiammatorie.

Uova, toccasana per il cervello dei bambini

Uova toccasana per il cervello dei bambini

Ma a quanto pare l’uovo fa bene anche al corretto sviluppo dei bambini: nello specifico lee uova fanno bene allo sviluppo cerebrale dei più piccoli.

A dirlo, uno studio della Brown School della Washington University di Saint Louis, pubblicato sulla rivista American Journal of Clinical Nutrition.

Nello specifico, i piccoli a cui vengono date a partire dai sei mesi di vita hanno più alti livelli nel sangue di colina, un nutriente che agisce come la vitamina B, e di acido docosaesaenoico, un acido grasso omega 3: entrambi svolgono ruoli vitali nello sviluppo e nella funzionalità del cervello.

Per arrivare a questa conclusione, i ricercatori hanno selezionato un campione di 160 famiglie con bambini di età compresa tra i 6 e i 9 mesi. Tutti i soggetti appartenevano allo stesso ambito territoriale, ossia la città di Cotopaxi, nell’Ecuador, così da avere risultati non falsati da abitudini o stili di vita differenti.

Dal campione scelto, è stato chiesto ai genitori di 83 bambini di dare da mangiare ai loro figlio un uovo al giorno per ben 6 mesi, così da capire quali effetti avrebbe potuto avere l’assunzione di tale alimento sull’organismo dei piccoli.

L’intera indagine è stata seguita dalla dottoressa Iannotti, di origini italiane. Trascorsi i sei mesi, la coordinatrice della ricerca ha esaminato le analisi del sangue effettuate sui bambini ed ha riscontrato dei dati sorprendenti: rispetto a quelli del gruppo di controllo, i prelievi del campione hanno registrato un incremento sostanziale dell’acido docosaesaenoico e della colina, dovuto proprio all’assunzione di un uovo al giorno per un semestre.

Come il latte o i semi, le uova sono progettate per supportare la crescita e lo sviluppo di un organismo e sono, quindi, densi nel contenuto di nutrienti” spiega l’ autrice principale dello studio. “Le uova – aggiunge- forniscono acidi grassi essenziali, proteine, colina, vitamine A e B12, selenio e altri nutrienti critici a livelli superiori o comparabili a quelli trovati in altri prodotti alimentari di origine animale, ma sono relativamente più accessibili“.

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