Amiga, antenato del personal computer lanciato 30 anni fa

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Per lanciare una tecnologia a dir poco rivoluzionaria per l’epoca chi poteva essere scelto come testimonial se non l’eclettico Andy Warhol?

A lui, infatti, si deve il ritratto della cantante dei Blondie, Debbie Harry, che prese vita per mostrare le potenzialità grafiche della macchina che si stava lanciando: il 23 luglio del 1985 fece il suo debutto sul mercato Amiga, quello che è considerato a tutti gli effetti il primo persona computer.

Amiga era originariamente una piattaforma informatica ideata da una piccola compagnia statunitense chiamata Hi-Toro, a cui lavorava un gruppo d’informatici e ingegneri. Da console per i giochi il progetto si trasformo’ in un vero e proprio personal computer abbinato al sistema operativo AmigaOS. Nacque poi la piattaforma soprannominata Advanced Multitasking Integrated Graphics Architecture, cioè l’acronimo di Amiga.

Il destino di Hi-Toro, poco più tardi, si unì a quello di un’altra casa produttrice informatica, la Commodore: la piattaforma raccolse consensi, il pubblico di esperti la osannò, ma gli amministratori di Commodore la condussero ad una inesorabile bancarotta nel 1994.

In realtà però non è mai morta: in 30 anni la piattaforma è stata tenuta in vita da una serie di programmatori e utenti, affezionati anche ai giochi creati ‘ad hoc’ come Civilization, The Settlers, Wings, Arabian Nights, Monkey island e Sensible Soccer.

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