Anticristo, la verità sul numero 666

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Un’interpretazione innovativa sull’identità dell’Anticristo, proposta da Kim Haines-Eitzen, docente esperta in cristianesimo primitivo e giudaismo presso la Cornell University di New York, sfida le tradizionali rappresentazioni demoniache.

Anticristo la verita sul numero 666

Nel Libro dell’Apocalisse, il male è simboleggiato da un imponente drago rosso dotato di sette teste e dieci corna, che lancia un’offensiva cosmica oscurando i corpi celesti e affrontando Michele e i suoi angeli in un conflitto apocalittico. Nonostante la sua potenza, il drago è infine sconfitto e confinato in un abisso per millenni.

Contrariamente a queste immagini mitologiche, Haines-Eitzen avanza l’ipotesi che il famigerato numero 666, associato alla Bestia nell’Apocalisse di Giovanni, corrisponda in realtà a Nerone, l’imperatore romano regnante dal 54 al 68 d.C.

Attraverso l’analisi del valore numerico ebraico del nome di Nerone, la professoressa evidenzia una connessione diretta con il 666, offrendo una prospettiva storica sulla figura biblica. Tuttavia, emerge una complicazione dalla variazione del numero della Bestia in alcune versioni bibliche, che lo indicano come 616, numero che si allinea con la traslitterazione latina di Nero.

Questo approccio non solo riconnette l’interpretazione di figure demoniache con eventi storici e figure politiche dell’epoca, ma trova ulteriore sostegno in altri passaggi dell’Apocalisse.

Ad esempio, la menzione di Satana che risiede a Pergamo, capitale della provincia romana d’Asia, suggerisce un legame con il culto imperiale romano, potenzialmente riferendosi a un altare di Zeus o a un tempio dedicato ad Augusto.

Questa visione storico-religiosa offre una chiave di lettura alternativa alle narrazioni apocalittiche, inserendo le descrizioni bibliche in un contesto reale e politico dell’epoca.

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