Una straordinaria scoperta sconvolge il mondo accademico e religioso: gli scienziati hanno recentemente rivelato l’esistenza di un capitolo segreto nella Bibbia grazie all’impiego della luce ultravioletta. Questa nuova svolta ha suscitato un’enorme ondata di interesse e ammirazione tra storici e teologi, aprendo un capitolo completamente inedito nella comprensione dei testi antichi.
Secondo quanto riportato dal Gazeta.ru, l’Accademia austriaca delle scienze ha utilizzato tecnologie all’avanguardia per esaminare il manoscritto del Vangelo di Matteo, custodito con scrupolosa cura nella Biblioteca Vaticana. Grazie all’applicazione della luce ultravioletta, gli studiosi sono riusciti a scoprire un capitolo nascosto che era stato oscurato oltre 150 anni fa da un altro strato di testo sovrapposto. I risultati di questa stupefacente scoperta sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista New Testament Studies, dove i ricercatori hanno illustrato le loro eccezionali trovate.
Il capitolo appena ritrovato corrisponde alla versione originale del 12° capitolo del Vangelo di Matteo. Gli studiosi hanno sottolineato che questa scoperta contribuisce a ricostruire le prime fasi di sviluppo del testo biblico e svela alcune divergenze rispetto alle traduzioni moderne. Ciò che rende ancora più affascinante questa scoperta è che il testo greco originale afferma: “In quel tempo Gesù passava di sabato per i campi seminati; i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a strappare le spighe e a mangiarle“. Tuttavia, la versione siriaca appena scoperta riporta: “cominciarono a raccogliere le spighe, le macinarono con le mani e le mangiarono“. Queste sottili sfumature sottolineano l’importanza di esaminare accuratamente gli antichi testi e comprenderli nel loro contesto.
Gli scienziati hanno effettuato una fotografia ultravioletta di ogni pagina del manoscritto per leggere i testi precedenti sepolti sotto strati successivi di scrittura. È stato infatti un’usanza comune degli antichi scribi riscrivere testi già esistenti, e l’impiego di una lampada a raggi ultravioletti ha permesso di penetrare attraverso questi strati e visualizzare le versioni precedenti del testo. In questo caso specifico, il capitolo originale, celato sotto tre strati sovrapposti, è finalmente stato svelato agli occhi degli scienziati. Questa scoperta offre loro nuove e straordinarie opportunità per studiare e comprendere i testi biblici antichi, mettendo a disposizione versioni precedenti che possono contenere preziose informazioni sul contesto e l’epoca in cui Matteo scrisse il suo Vangelo.
L’utilizzo della luce ultravioletta per rivelare testi nascosti rappresenta un significativo progresso tecnologico che consente ai ricercatori di immergersi nel passato e scoprire antichi misteri. Questa straordinaria scoperta amplia i confini della nostra comprensione e conoscenza del passato, attirando l’attenzione di culturologi, storici e credenti che ne riconoscono l’importanza inestimabile.
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