Facebook, See first per dare la precedenza alle notizie veramente interessanti

VEB

Quanta gente vorremmo eliminare da Facebook e non possiamo farlo per non scatenare liti? Quante notifiche che ci appaiono inutili e banali ci arrivano ogni attimo, togliendo spazio e visibilità a quelle cose e a quelli amici che ci farebbe piacere invece leggere?

In quest’ottica si sta muovendo il social network creato da Mark Zuckerberg, che ha annunciato la prossima introduzione di una nuova funzione, come ha svelato in anteprima a Josh Constine, giornalista del sito  TechCrunch, che ha potuto dare un’occhiata alla beta del sistema in anteprima.

“See first” (“Vedi per primo”) saarà una opzione che si potrà attivare direttamente sul profilo dell’amico (o della Pagina) interessato per fare in modo che i suoi post siano sempre in cima al News Feed personale.  Non si può non notare un funzionamento simile a quello di Twitter: un utente se interessato a seguire una persona può decidere di cliccare sul profilo e diventare un follower ricevendo in automatico tutte le notifiche di quel contatto.

“L’aspetto negativo è che ogni singolo utente potrebbe tendere sempre di più a chiudersi nelle cosiddette casse di risonanze, cioè  ad aggregarsi in base a gruppi che hanno gli stessi interessi e fruiscono le stesse informazioni”, dice aRepubblica.it Walter Quattrociocchi, coordinatore del Laboratory of Computational Social Sciences dell’IMT di Lucca. “Con il potenziale prezzo conseguente di tagliare fuori tutto quello che non appartiene a quel mondo. E anche di rinforzare eventuali convinzioni erronee, quindi la disinformazione”.

Il pregio però è senza dubbio la possibilità di dare la precedenza a quello che veramente si vuol leggere piuttosto che ad una accozzaglia di notizie di amici che non sono neppure realmente tali.

Next Post

Apple fa retromarcia sui diritti d’autore gratis grazie a Taylor Swift

Giovane e bella, oltre che molto talentuosa, ma soprattutto forte delle sue posizioni e intenzionata a portarle fino in fondo, fine a vincere le sue battaglie. E Taylor Swift ha vinto una grande battaglia, nientemeno che contro il colosso Apple, reo di voler utilizzare le sue canzoni, senza corrispondergli i […]