Certamente diventare madre è stata una delle esperienze più belle e significative della sua vita, ma lei non è una di quelle donne che nasconde i lati negativi e quindi, da mamma lavoratrice, ci tiene a sottolineare che la maternità è una gran bella fatica.
Dopo cinque anni di assenza, Giovanna Mezzogiorno torna al cinema con la pellicola di Luca Lucini “Come diventare grandi nonostante i genitori”, e ai giornalisti racconta come sia stata la maternità a tenerla lontana dagli schermi così a lungo.
«È stata una lunga pausa, da una parte voluta e dall’altra forzata», racconta l’attrice. «La maternità è una gioia, ma che fatica. Con due gemelli poi è ancora un’altra storia. Dopo il parto non ero in grado di rimettermi subito a lavorare, lo ammetto: la gravidanza mi ha distrutta, ho impiegato tre anni per riprendermi».
Mamma di Leone e Zeno, riguardo ai suoi di genitori ha invece raccontato: «Io ho avuto una madre dolce e un padre durissimo, ma avevo anche problemi perché andavo malissimo a scuola. So che la durezza crea dolore ma è la sola cosa che ti dà la forza di andare avanti. Però quello che conta è anche saper dire tanti no. Io poi sono affascinata dal mondo degli adolescenti che non conosco. Conosco bene il mondo dei bambini e un po’ quello dei grandi, quello degli adolescenti per niente, e li ho osservati estasiata, perché da un lato sono più avanti di come eravamo noi alla loro età , dall’altra però hanno un grosso lato infantile».
Nella nuova pellicola l’attrice interpreta una madre che con il marito (Modine) e la figlia cerca di superare la perdita di un famigliare. «La mia è la parte più malinconica del film anche se il mio personaggio cerca di uscire da un dramma con il sorriso».