Meteo, estate rovente in arrivo: sarà vero?

VEB

L’estate 2016 dovrebbe far registrare un caldo da record: punte di 47 gradi si legge sul web. Ma sarà vero?

E’ possibile fare previsioni a lungo termine oppure i titoloni che allarmistici del tipo “estate rovente”; “caldo record”; “sarà l’estate più calda di sempre” servono solo per attirare l’attenzione e, quindi click?

La seconda ipotesi sembra essere la più veritiera. Non a caso gli esperti precisano che “quando si parla di previsioni stagionali si guarda subito alla distanza temporale.

Perciò quella che si può fare oggi è solo una previsione dettata da dati statistici, proiezioni o tendenze. Di sicuro non è una certezza.

In ogni caso dal centro meteo di Reading arriva una previsione di massima: nell’’estate 2016 forse ci saranno 1 o 2 gradi sopra la media in Spagna e su gran parte del Mediterraneo, compresa l’area centro-orientale.

Il caldo si farà sentire anche nell’Europa dell’Est e del Nord e dell’Est della Scandinavia. Centro e Ovest dell’Europa avranno temperature che rientrano nella media stagionale, così come il Portogallo, il Nord della Spagna, il Regno Unito, alcune zone della Germania centrale, il Nord della Francia e i Paesi Bassi.

Ma tutto questo resta in forse. Le previsioni meteorologiche sono sempre più attendibili ma solo sulla breve distanza.

Quelle a due-tre giorni sono affidabili all’80% come spiega la climatologa Marina Baldi dell’Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche: “Grazie agli strumenti che i meteorologi hanno a disposizione oggi, le previsioni fatte a due o tre giorni di anticipo sono attendibilissime, oltre l’80%”.

Ma fare con la stessa certezza previsioni a lungo termine è praticamente impossibile. Le variabili sono tante, perciò l’attendibilità delle previsioni già a dieci giorni è pari a zero.

Gli sciamani delle previsioni che si divertono a giocare con titoloni non sanno quanto danno possono fare all’economia.

Non a caso il presidente di Confturismo Veneto Marco Michielli tempo fa ha lanciato un accorato appello: “Alla politica chiediamo provvedimenti, serve un’Authority che regoli i siti meteo commerciali e punisca gli abusi. Molti usano toni allarmistici che danneggiano la prima economia del Paese. E mettono in ginocchio migliaia di imprenditori e lavoratori, già indeboliti dalla crisi e dalle tasse”.

“Sia chiaro – continua – non ce la prendiamo con i meteorologi che svolgono seriamente la loro professione. Mettiamo in guardia dagli sciamani delle previsioni a 10 giorni e più, la cui attendibilità è pari a zero”.

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