Quali sono le migliori posizioni per dormire bene a letto

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Dormire bene la notte è davvero importante per poter affrontare sempre al meglio qualsiasi attività, incombenza o impegno che ci attende nella routine quotidiana. La qualità del sonno spesso dipende da quello che mangiamo prima di andare a letto, così come anche dall’orario che scegliamo per coricarci (ricordiamo che è importante dormire almeno dalle 6 alle 8 ore ogni notte).

C’è però un accessorio fondamentale in questo contesto, vero e proprio re incontrastato della nostra camera, al quale ci abbandoniamo ogni sera per chiudere la giornata. Stiamo parlando del letto e in particolare del materasso, che dovrà essere il più possibile accogliente ed ergonomico senza risultare mai eccessivamente rigido né troppo morbido. Optare poi ad esempio per un coprimaterasso termoregolatore spikedormisano consentirà di beneficiare del principio delle micro correnti, che stimolano il microcircolo e aiutano ad alleviare i dolori. Adattabilità e igiene sono ulteriori caratteristiche chiave che qualsiasi materasso dovrebbe avere per garantire sonni tranquilli.

La posizione che scegliamo per addormentarci – e che spesso manteniamo per tutta la notte – ha un’influenza diretta sulla qualità del nostro sonno. Vediamo quali sono le posizioni migliori e quelle più corrette per svegliarsi sempre riposati. Molto spesso infatti capita di aprire gli occhi la mattina e sentire dolori a collo e schiena: questo accade perché si assumono posizioni scorrette e il nostro organismo ne risente molto.

Quali sono le migliori posizioni per dormire bene a letto

Posizione supina, a stella oppure sul fianco: le cose da sapere

La posizione più corretta in assoluto per dormire bene è quella supina, ovvero a pancia in su. Il fatto di mantenere le braccia distese e aderenti al corpo agevola la circolazione sanguigna, che è così ottimale in direzione degli arti. La schiena è al tempo stesso ben sostenuta dalle vertebre, che sono allineate. Chi soffre di mal di testa e dolori cervicali, ricorrendo a un cuscino in memory foam, potrà trovare grande sollievo dormendo in questo modo. Lo stomaco si rilassa e si attenuano gli spasmi addominali. Ci sono alcuni che, sempre sdraiati con la pancia in su dormono a ‘X’, a stella: mantengono le gambe e le braccia divaricate ma questa posizione può provocare tensioni alle spalle e alla schiena oltre che dolori alle articolazioni.

Un grande classico è poi addormentarsi sdraiati su un fianco: è questa, secondo gli studi, la posizione più ricercata dalla gran parte delle persone. Essendo la stessa che assume il feto nel grembo materno dunque è innata in ciascuno di noi (non a caso si parla infatti di posizione ‘fetale’). Le gambe sono piegate e si avvicinano al petto, mentre le braccia sono conserte oppure abbracciano il cuscino e la testa è inclinata in avanti. Se si sceglie di dormire su un fianco le gambe dovrebbero però essere mantenute distese e rilassate, con le braccia il più possibile allineate con la colonna vertebrale per favorire la circolazione evitando che si creino zone di pressione. Dormire a pancia in giù è invece sempre sconsigliato, poiché aumenta il rischio di reflusso gastroesofageo.

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