Roma, il Vaticano teme per il prossimo Giubileo

VEB

Nella bagarre politica degli ultimi giorni, in pochi si sono ricordati che tra una manciata di settimane avrà inizio il Giubileo straordinario indetto da papa Francesco, e milioni di fedeli si riverseranno a Roma provenienti da ogni parte del mondo.

Ma la Capitale è pronta ad accogliere una tale mole di persone? E’ organizzata? Ha potenziato la sua sicurezza.

In una nota dell’ultim’ora il Vaticano si è detto profondamento preoccupato della disorganizzazione che regna sovrana a Roma, e di come si potrà affrontare un evento di tali dimensioni, in concomitanza poi con le recentissime dimissioni annunciate da Ignazio Marino.

“Ora la Capitale, a meno di due mesi dall’inizio del Giubileo, ha la certezza solo delle proprie macerie”: questo il commento dell’Osservatore Romano proprio riguardo le dimissioni del sindaco di Roma Ignazio Marino. “Roma – sottolinea il giornale della Santa Sede – davvero non merita tutto questo”.

“Nelle analisi compiute dagli organi di informazione italiani, si nota la pressoché inedita unanimità nel considerare come inevitabile – si legge sull’Osservatore Romano – l’epilogo al quale si è giunti. Marino è caduto sotto i colpi di un’inesorabile serie di episodi che, a seconda dei casi, sono stati quanto meno qualificati come gaffes, gesti francamente inopportuni o superficialità. Lo stesso Renzi era intervenuto nei mesi scorsi per sollecitare un cambio di passo e cominciare a ricostruire: ‘È onesto, aveva detto il presidente del Consiglio riferendosi a Marino, ma ora deve governare’.

Commentando sempre le dimissione del sindaco, il vescovo ausiliare di Roma Giuseppe Marciante a Radio Vaticana ha esortato a «dire con chiarezza come stanno le cose, perché la gente penso che ci abbia capito veramente poco sul perché Marino se ne siano andato, perché abbia dato le dimissioni. Bisogna fare chiarezza, dicendo perché è successo tutto questo. Certamente, poi, il Giubileo significa anche la moralità di una città».

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