Se un nonno paterno ha iniziato a fumare in età prepuberale, rispetto alla tarda infanzia (13-16 anni), i suoi nipoti avranno certamente problemi di obesità.

Fumare in giovane età ha un impatto sulle altre generazioni
Ricerche passate in quest’area hanno dimostrato che l’esposizione dei maschi a determinate sostanze chimiche prima della riproduzione può avere un impatto sulla loro prole.
Tuttavia, ci sono stati dubbi sul fatto che questo fenomeno sia presente negli esseri umani e se eventuali effetti apparenti potessero essere spiegati più facilmente da altri fattori.
Uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports ha rilevato che se un nonno paterno iniziava a fumare prima della pubertà, rispetto alla tarda infanzia (età 13-16), le sue nipoti, ma non i nipoti, mostravano segni di grasso in eccesso.
“Questo studio ci dà due risultati importanti. In primo luogo, prima della pubertà, l’esposizione di un ragazzo a determinate sostanze può avere un impatto sulle generazioni successive”.
“In secondo luogo, uno dei motivi per cui i bambini aumentano di peso potrebbe non essere tanto legato alla dieta e all’esercizio fisico attuali, ma allo stile di vita dei loro antenati o alla persistenza di fattori correlati nel corso degli anni“, ha affermato l’autore principale del rapporto, il professor Gene doratura.