Corea del Nord, fallisce il tentativo di lanciare un missile

VEB

Per celebrare il giorno della nascita del  fondatore del regime della Corea del Nord, Kim Il Sung, nonno dell’attuale leader Kim Jong Un, da Pyongyang hanno tentato di lanciare un missile balistico a medio raggio dalla sua costa orientale, fallendo nell’impresa.

 

Sembra che il missile sia esploso in aria pochi secondi dopo il lancio. Il missile in questione era un BM-25 Musudan, una tipologia che possiede una gittata di oltre 3mila chilometri e secondo alcune stime la Corea del Nord ne avrebbe a disposizione circa 50. Armi di tali portata sarebbero capaci di raggiungere la base militare americana nel Pacifico, sull’isola di Guam.

Il tentativo di lancio si aggiunge alla serie di provocazioni di Kim Jong Un, cominciate da gennaio scorso, quando ha effettuato il quarto test nucleare. Dopo questo flop è previsto per i primi giorni di maggio il Congresso del Partito unico, il primo in 36 anni, nel corso del quale Kim Jong Un rivendicherà una serie di successi nello sviluppo del programma nucleare e missilistico, violando apertamente le risoluzioni dell’Onu. Difatti, il Consiglio di Sicurezza, a seguito dei test nucleari e missilistici messi in atto negli ultimi mesi, ha inasprito le sanzioni internazionali contro la Corea del Nord.

Anche la Cina, il maggiore alleato del Paese, non ha approvato il comportamento di Pyongyang “Questo agitar di spade non porterà il Paese da nessuna parte” rendono noto dall’agenzia stampa ufficiale cinese Xinhua, aggiungendo che i test militari sono soltanto “provocazioni del tutto controproducenti”. La strategia della Corea del Nord, spiegano sempre dall’agenzia di stampa, “fornirebbe delle scuse a Stati Uniti e Giappone per rafforzare la loro presenza militare, minacciando la sicurezza della Corea del Nord e turbando gli equilibri strategici nella regione”.

 

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