Flavio Insinna si racconta a Reputescion

VEB

Al timone di Affari Tuoi ha mostrato un carattere, una determinazione, una bravura e un talento che durante la sua lunga gavetta in pochi gli avevano riconosciuto, ed ora può essere considerato uno dei conduttori di punta della Rai, riuscendo a mettere a segno share da invidia anche per altri presentatori ben più navigati di lui.

Flavio Insinna, attore e conduttore tra i più amati dal pubblico, ha deciso di raccontarsi e mettersi a nudo a Reputescion, il programma in onda alle 22 su La3 (Sky can 163, streaming su la3tv.it e App La3 e su Smart TV) condotto da Andrea Scanzi.

Se dal 2013 si è dimostrato un brillante conduttore, nelle scorse settimane, ospite a Ballarò ha mostrato anche di essere un uomo saggio e ben oculato, dalle idee concrete e con i piedi ben piantati per terra.

Eppure non ha l’ambizione di condurre talk show più “impegnati”: “Condurre un talk show come Floris, Giannini o Santoro? Non ho il tasso culturale e tecnico. Non ho quella capacità di fronteggiare il grande politico. Se fossi in una squadra di calcio, io sarei il mediano. Sono un uomo di buon senso, non mi spaventa la ‘mischia’”.

Insinna ha rivelato poi quali sono i personaggi dello spettacolo a cui è più legato in termini affettivi: “Sono tutte persone speciali, hanno questo talento infinito che non ti fanno pesare. Io sono riuscito a recitare con tutti e tre perché loro ti accolgono, non ti respingono. Con Diego Abatantuono siamo amici, anche se vederlo arrivare è un’emozione ogni volta… Frassica è un amico leale, è una persona che se bussi lui apre. Proietti è il mio maestro, non riuscirò mai ad abbracciarlo come vorrebbe lui perché per me sarà sempre il mio maestro”.

Insinna ci ha tenuto anche a ribadire di avere sempre i piedi per terra: “Io mi approccio alla tv con lo spirito del soldato. Io non sono mondano, sono impacciato, ho sempre la giacca fuori posto. Io sono aperto ai cambiamenti, la tv dev’essere trasformazione si spera in meglio. Io cerco di farmi trovare pronto e per l’ennesima volta spero di superare l’esame. Io spero di non deludere il pubblico, chi ti invita, delle persone che ti danno fiducia, lavoro, soldi. Io non mi voglio sentire un ladro. Nello schermo del mio telefono c’è Paolo Borsellino con una frase ‘A fine mese quando ricevo il mio stipendio mi faccio un esame di coscienza per capire se me lo sono guadagnato’. Io spero che anche questa dirigenza, se dovesse chiederselo, spero che dica che me le sono meritato”.

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