Meningite, anziano deceduto a Firenze e 18 enne grave a Genova

VEB

Purtroppo, negli ultimi mesi, siamo stati costretti a parlare più volte di meningite, una terribile infezione che sta mietendo sempre più vittime anche nel nostro paese.

La meningite è un’infezione del tessuto che ricopre il Sistema Nervoso Centrale, ossia l’encefalo ed il midollo spinale e può essere una causa oppure una complicazione della sepsi (malattia sistemica dovuta all’attivazione del sistema immunitario in seguito alla presenza di batteri o loro tossine nel sangue).

La meningite si trasmette da una persona all’altra per via respiratoria. Goccioline di saliva e secrezioni nasali che si disperdono con tosse, starnuti e mentre si parla possono diventare un veicolo di trasmissione della meningite.

Il quadro sintomatologico di una meningite infettiva è indipendente dal fatto che a provocarla sia stato un virus, un batterio o un fungo. In altre parole, i sintomi non permettono, nemmeno al medico più esperto, di distinguere una meningite batterica da una meningite virale o fungina.

Il mal di testa è il sintomo caratteristico della malattia, colpisce infatti il 90% degli adulti ed è il sintomo di esordio più comune. A seguire la rigidità del collo, intesa come incapacità di flettere passivamente il collo in avanti, a causa di una severa rigidità muscolare (70% dei casi in età adulta) e il terzo sintomo caratteristico è infine l’alterazione dello stato mentale.

Secondo il Ministero della Salute la diagnosi precoce è fondamentale in caso di meningite.  Dunque appena si presenta un sintomo sospetto, ad esempio una febbre molto alta improvvisa, il consiglio è di rivolgersi al medico che potrà decidere per un ricovero in ospedale.

La meningite si suddivide in diverse tipologie a seconda della causa scatenante che può essere virale, batterica e non solo. La meningite virale, detta anche meningite asettica, è la forma più comune di meningite, di solito non ha conseguenze gravi e si risolve nell’arco di 7-10 giorni. Gli agenti virali i più comuni sono l’herpesvirus, l’enterovirus, il virus dell’influenza.

La meningite da funghi o miceti si manifesta soprattutto in persone con deficit della risposta immunitaria e può rappresentare un pericolo per la vita.

La meningite batterica è più rara e molto più grave rispetto alla meningite virale perché può provocare la morte. La meningite batterica è causata da diversi agenti dei quali il più temuto è il meningococco (Neisseria meningitidis). In Italia e in Europa troviamo casi di meningite batterica causati soprattutto da meningococco B e da meningococco C.

Ed è proprio da Meningococco di tipo C che ha colpito un anziano di Firenze, che purtroppo è deceduto.

L’uomo di 80 anni è morto nella notte tra lunedì e martedì all’ospedale fiorentino di Torregalli per una sepsi menigococcica fulminante. L’anziano, che non era vaccinato, è stato colpito dal batterio meningococco di tipo ‘C’. La conferma della notizia è arrivata dall’Azienda sanitaria.

Si tratta del terzo decesso, su 5 casi (4 di ‘C’) in Toscana, dall’inizio del 2018. Lo scorso anno i contagiati erano stati 17, in prevalenza da meningococco ‘C’, ma non erano stati registrati decessi, mentre nel 2016 i morti furono sette.

Nelle stesse ore, a Genova, un ragazzo di 18 anni è ricoverato in rianimazione presso l’ospedale Policlinico San Martino a causa di una sepsi meningococcica.

Il giovane è arrivato al Pronto soccorso intorno alle 13.00 riferendo di avere la febbre molto alta dalla giornata di ieri e manifestando altri sintomi (tra cui la presenza di petecchie sul corpo e difficoltà respiratorie). Le analisi di laboratorio hanno poi confermato la diagnosi di sepsi da meningococco. Il paziente è stato quindi sottoposto all’adeguata terapia.

Come da procedura, è stata avviata la profilassi antibiotica a tutela sia dei parenti e contatti stretti del giovane, sia degli operatori sanitari che sono entrati in contatto con lui.

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