Il progetto della NASA per trasferirci sulla Luna con edifici lunari

VEB

L’agenzia spaziale statunitense, NASA, in collaborazione con ICON, un’impresa specializzata in tecnologia edilizia con base a Austin, ha presentato un audace progetto mirato a erigere abitazioni sulla superficie lunare utilizzando le risorse locali, principalmente polvere e roccia lunare. Questa iniziativa è volta a gettare le basi per un futuro insediamento umano continuativo sul satellite terrestre.

Il progetto della NASA per trasferirci sulla Luna con edifici lunari

Il piano, che aspira a vedere la sua realizzazione entro il 2040, prevede l’impiego di tecnologie avanzate di stampa 3D per concretizzare l’idea di una “costruzione spaziale. In pratica, si progetta di utilizzare un tipo di “cemento lunare” elaborato a partire dalla polvere e dalla roccia disponibili sulla luna per materializzare le strutture abitative.

Niki Werkheiser, che guida la maturazione tecnologica alla NASA, ha condiviso un’insight sui piani dell’agenzia in una recente intervista con il New York Times, sottolineando l’importanza cruciale e la quasi inevitabilità di questo ambizioso passo verso l’esplorazione e l’abitabilità spaziale.

Sebbene la polvere lunare sia abbondante e facilmente accessibile su tutta la superficie lunare, presenta delle sfide, tra cui la sua potenziale tossicità e abrasività. Nonostante ciò, i ricercatori sono ottimisti riguardo alla possibilità di utilizzarla come materiale da costruzione, similmente a come il suolo e i minerali terrestri sono stati impiegati per edificare le nostre civiltà.

La missione Artemis della NASA sta già operando per rilanciare l’esplorazione umana della Luna, con Artemis I che ha effettuato un volo non equipaggiato lo scorso novembre e Artemis II che porterà quattro astronauti, tra cui la prima donna e la prima persona di colore, a orbitare attorno alla Luna nel 2024.

Il Dr. Raymond Clinton Jr, un alto consulente tecnico al Marshall Space Flight Center della NASA, esprime speranze che il sogno di un insediamento umano sostenibile sulla Luna diventi realtà nel suo futuro, indicando che una presenza umana continua non dipende solo dalle capacità tecnologiche ma anche dalla visione degli imprenditori.

In parallelo, ICON, beneficiando di fondi dalla NASA, sta lavorando allo sviluppo di un sistema di costruzione spaziale, coinvolgendo anche noti architetti del Bjarke Ingels Group e SEArch+ (Space Exploration Architecture) nel progetto. Il Dr. Ali Kazemian, un esperto in tecnologia delle costruzioni presso la Louisiana State University e collaboratore nel progetto, suggerisce che, in un futuro in cui le risorse terrestri potrebbero esaurirsi, la Luna potrebbe ospitare anche miniere e fabbriche automatizzate.

Conclusioni

La strategia della NASA e dei suoi partner nell’arte dell’edilizia spaziale è chiaramente rivolta verso un futuro in cui l’umanità ha una presenza stabile e duratura sulla Luna, non solo per l’esplorazione scientifica ma anche come potenziale baluardo per la salvaguardia delle risorse e della produzione industriale nello spazio. Gli anni a venire potrebbero aprire un nuovo capitolo entusiasmante nell’avventura umana tra le stelle.

Next Post

Una mostra con tele completamente bianche, il museo fa causa all'artista

Una vicenda intricata e provocatoria ha avvolto l’artista danese Jens Haaning, il quale, dopo aver ricevuto un sostanzioso compenso dal Kunsten Museum di Aalborg con il mandato di creare un’opera artistica, ha consegnato, al posto dell’opera commissionata, due tele in bianco, inaugurando una controversia legal-artistiche. Il caso ha origine nel […]
Una mostra con tele completamente bianche il museo fa causa a artista