L’obesità è certamente una delle piaghe di questo secolo: se in genere sono i paesi americani ad essere additati come quelli in cui vi è una percentuale più alta di persone in forte sovrappeso o obesità, è altrettanto vero che negli ultimi anni l’Italia ha raggiunto una percentuale allarmante e vi si deve porre rimedio al più presto.
Nonostante la nostra sia la patria della dieta mediterranea, il regime alimentare più sano ed equilibrato al mondo, sno oltre 11.800.000 gli italiani in sovrappeso, 3.600.000 quelli obesi. A riferirlo sono stati gli esperti dell’Adi (Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica) durante la presentazione a Expo 2015 della campagna di sensibilizzazione Obesity Day, che si tiene ogni 10 ottobre da ormai 15 anni.
Ed anche questo 10 ottobre torna l’Obesity Day, la campagna di sensibilizzazione promossa dall’Associazione italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (Adi), con tante iniziative dal Nord al Sud del Paese.
Durante l’Obesity Day, oltre 500 dietologi, nutrizionisti e psicologi saranno a disposizione dei cittadini per offrire consulenze nutrizionali e psicologiche. Inoltre, saranno distribuiti quasi 2.500 questionari diretti a informare la popolazione sui rischi legati a sovrappeso e obesità. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere l’adozione di un corretto stile di vita e rafforzare l’approccio multidisciplinare ai disturbi e alle patologie di carattere nutrizionale.
Senza contare il gran risparmio che un migliore stile di vita potrebbe portare alle casse statali oltre che alla propria salute: l’”epidemia” di obesità costa ben 22 miliardi di euro l’anno alle casse statali, gran parte dei quali spesi per l’ospedalizzazione.